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“LA ZIA D’AMERICA” IN SCENA A SALA FUTURA . IL SOGNO AMERICANO VISTO DA SCIASCIA

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Al via il ciclo di spettacoli del Teatro Stabile di Catania dedicati al grande scrittore siciliano, tutti tratti dal libro “Gli zii di Sicilia”. Il primo è firmato da Lucia Rocco

Fonte: Ufficio Stampa Teatro Stabile Catania

Va in scena a Sala Futura, giovedì 9 maggio alle ore 20,45 (con repliche fino al 12 maggio) LA ZIA D’AMERICA tratto da “Gli zii di Sicilia” di Leonardo Sciascia. Il primo spettacolo del ciclo dedicato a Sciascia, in programma nella Stagione del Teatro Stabile di Catania, al quale seguiranno, sempre da “Gli zii d’America”: “Il quarantotto” con la regia di Laura Sicignano e “La morte di Stalin” con la regia di Ninni Bruschetta.

“La zia d’America” è firmato da Lucia Rocco, alla sua prima regia.                                     È il 1943, gli Alleati sono alle porte e tutti ne aspettano la venuta. Chi ha collaborato col Regime fascista teme la rappresaglia, brucia le tessere, le uniformi, e i registi. Chi aspetta la liberazione esulta e fa festa nell’attesa. Attesa che sembra protrarsi all’infinito finché la Storia prende vorticosa a modificare il contesto dell’azione. Ed ecco, dall’America, la Zia ricca. Di ritorno al suo paese natale per un voto alla Madonna. Una volta tornata, la Zia deve fare i conti con l’immagine della Sicilia che ha costruito nella sua mente, sulla base di ricordi, suggestioni e aspettative proiettate in un luogo che di fatto non esiste che nel suo cuore di migrante. La rivalsa, la voglia di mostrare di aver fatto la scelta giusta andando via per fare fortuna, si scontra con la percezione che chi è rimasto gode a sua volta del benessere. Ma è un benessere di qualità differente da quello della modernità che si è lasciata oltreoceano. I suoi parenti non sono poveri, non sono diseredati e vantano una sorta di orgoglio che si tramuta in divertita sufficienza verso quelli che lei sventola come traguardi esistenziali.

 

“Scissa tra i due mondi che le appaiono irriconciliabili per quanto nient’affatto estranei l’uno all’altro – scrive nelle note di regia Lucia Rocco – la Zia vede il sogno americano, di cui è l’incarnazione posticcia, liquefarsi nella risacca delle onde del mare di Sicilia. E allora, la Zia, impara a nuotare sospinta dalla funambolica scrittura di Sciascia, tra analisi sociale e intimità umana, dove sbatte e si ritrae la vis polemica di uno degli autori più lucidi e penetranti della Letteratura italiana”.

In scena Roberta Amato, Luca Iacono, Silvio Laviano, e la stessa Lucia Rocco.

 

9  > 12 maggio 2024 Sala Futura

LA ZIA D’AMERICA

tratto da “Gli zii di Sicilia” di Leonardo Sciascia; regia Lucia Rocco; con Roberta Amato, Luca Iacono, Silvio Laviano, Lucia Rocco; scene e costumi Francesca Tunno; produzione Teatro Stabile di Catania

SULLA MORTE SENZA ESAGERARE

Da giovedì 9 a sabato 11 maggio, al Piccolo Teatro della Città, va in scena la pièce teatrale ideata e diretta da Riccardo Pippa che omaggia la poetessa polacca Wisława Szymborska. In scena la Compagnia del Teatro dei Gordi di Milano

Fonte: Ufficio Stampa Piccolo Teatro della Città

Che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Intorno a questo quesito nasce la pièce teatrale ideata e diretta da Riccardo Pippa che omaggia la poetessa polacca Wisława Szymborska. Sulla morte senza esagerare, con la Compagnia Teatro dei Gordi di Milano (Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza), affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso maschere contemporanee ideate da Irene Ariemme che cura anche le scene e i costumi. Lo spettacolo verrà messo in scena al Piccolo Teatro della Città di Catania da giovedì 9 a sabato 11 maggio (ore 21). Inoltre, giovedì 9 maggio alle ore 11, al CUT – Centro Universitario Teatrale, la Compagnia Teatro dei Gordi sarà ospite dell’ultimo appuntamento di 𝐑𝐞𝐭𝐫𝐨𝐒𝐜𝐞𝐧𝐚, ciclo di incontri sugli spettacoli in scena al Brancati e al Piccolo. A condurre l’incontro sarà la professoressa Simona Scattina.                                                                                                                                         «Guardiamo la realtà – dice Riccardo Pippa – attraverso maschere di cartapesta figure familiari, presenti, che raccontano, senza parole, gli ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontiamo storie semplici con ironia, per parlare, anche oggi, della morte, sempre senza esagerare». Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! Realizzato per il Napoli Teatro Festival 2020 questo nuovo allestimento, prodotto dal Teatro dei Gordi – Teatro Franco Parenti, con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto next laboratorio delle idee, lo spettacolo si veste di attualità dopo la pandemia quando molti hanno sofferto ancora di più un lutto per il mancato conforto e distacco dalla vita terrena. Lo spettacolo  ha avuto numerosi riconoscimenti per l’originalità, la cura dei dettagli, il lavoro attoriale e di regia; ha vinto  all’unanimità il Premio alla produzione Scintille 2015, il Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015, indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine: spettacolo vincitore del Premio Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico; Premio Hystrio-Iceberg 2019.

 

9-11 maggio 2024 Piccolo Teatro della Città

SULLA MORTE SENZA ESAGERARE

Compagnia Teatro dei Gordi di Milano; testo e regia Riccardo Pippa; con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti e Matteo Vitanza

Info 0955300153
Biglietto 15 euro (prevista riduzione studenti universitari)