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L’offensiva di Beppe Grillo su media e telecomunicazioni

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AGI – Si va dalla “riscrittura della legge Gasparri in base alla nuova direttiva europea Smav” alla “eliminazione dei contributi pubblici per le testate giornalistiche nazionali, aiuti proporzionali per testate locali televisive che fanno vera informazione pubblica sul territorio”.

Beppe Grillo lancia una vera e propria offensiva sul fronte dell’assetto di media e Tlc e, dal suo blog, il Garante M5s – rivendicando che “è dal 2013 che parliamo di queste cose – afferma da un lato che “l’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale” e avverte dall’altro che “se il controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche”.

È arrivato il momento di mettere in atto queste proposte“, scandisce il Garante M5s che passa poi a elencarle come segue:

  • Rete pubblica e neutrale di accesso in fibra per aumentare impatto e accelerare i lavori a controllo Cassa Depositi e Prestiti; 8 miliardi per infrastrutture digitali per completare aree bianche, aree grigie con passaggio dal rame alla fibra, coprire con la fibra le infrastrutture strategiche (ospedali, caserme, scuole, musei etc) propedeutica per 5G;
  • Capitalizzare attraverso CDP o Invitalia le aziende di rete favorendo le aggregazioni;
  • Programma piazza WI-FI ITALIA: rete wifi pubblica e gratuita negli spazi aperti al pubblico;
  • Programma per copertura 5G nelle maggiori città italiane entro il 2025;
  • Sviluppo tecnologie emergenti (blockchain, intelligenza artificiale e IoT);
  • Cittadinanza digitale e identità digitale per accedere ai servizi della pubblica amministrazione;
  • Cloud P.a. pubblico;
  • Eliminazione dei contributi pubblici per le testate giornalistiche nazionali, aiuti proporzionali per testate locali televisive che fanno vera informazione pubblica sul territorio;
  • Riscrittura legge Gasparri in base alla nuova direttiva europea SMAV (modifica affollamento pubblicitario, ridefinizione quote di mercato, regole anche per i giganti del web);
  • Passaggio al nuovo digitale terrestre di seconda generazione secondo i tempi previsti (entro giugno 2022);
  • Riforma della radiofonia in ottica radio digitale (DAB+);
  • Riforma della RAI sul modello BBC, con un canale senza pubblicità, riforma governance Rai con consiglieri indipendenti dalla politica, soppressione commissione Vigilanza RAI;
  • Servizio civile digitale;
  • Rafforzare percorsi di studio STEM (discipline scientifico-tecnologiche)”.

“Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del singolo”, è l’allarme lanciato da Beppe Grillo. “L’informazione quindi – riprende – è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso – paventa ancora – dalle scelte che lo riguardano”.