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Le regole igieniche per convivere con un positivo

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AGI – Mascherina, distanza e igiene. Delle mani e delle superfici comuni. Con un familiare positivo, in casa valgono le stesse raccomandazioni dell’esterno. E anche di più, considerando l’accurata igienizzazione che deve essere fatta. A indicare all’AGI le misure da adottare, o “il buon senso”, come specifica lui stesso, è Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

“In casa ci sono due grosse criticità: la cucina e il bagno. Un eventuale scambio di posate, bicchieri, spazzolino da denti è decisivo per la trasmissione del virus perché diversi studi hanno dimostrato che il Covid resta per un po’ sulle superfici”, commenta l’igienista. Ecco perché “è importante una accurata sanificazione degli oggetti di uso comune”. Come? “Per le stoviglie basta acqua calda e sapone”. Le aree comuni vanno pulite con l’aggiunta di soluzioni disinfettanti.

Signorelli cita poi le disposizioni dell’Istituto Superiore di Sanità e raccomanda di “tenere il familiare contagiato in una stanza a parte e preferibilmente anche con un bagno dedicato”. Qualora non fosse possibile, “la Asl, ha previsto delle strutture in cui accogliere queste persone”. Sul territorio la situazione è molto frastagliata “ma più di qualcuna dovrebbe già essere disponibile”.

Poi Signorelli torna sulle tre ‘regole auree’: “Abbiamo visto che laddove le misure sono state rispettate – penso alle elezioni – la situazione ha retto. Dove invece i protocolli non sono rispettati – battesimi, cerimonie, ad esempio – si sono verificati casi di contagio“. Infine il ricambio dell’aria: “Nella stanza della persona infetta in teoria nemmeno è necessario perché non può reinfettarsi. Nel resto della casa, le finestre vanno aperte con buon senso. Inutile fornire numeri che magari in pieno inverno, con il freddo, sono difficili da seguire”. 

Vedi: Le regole igieniche per convivere con un positivo
Fonte: cronaca agi


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