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La NASA ha aggiornato la Voyager 2 a miliardi di chilometri di distanza

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La NASA ha aggiornato la Voyager 2 a miliardi di chilometri di distanza e pensate che da noi il WiFi non prende da una camera all’altra.

La NASA ha recentemente effettuato un aggiornamento sulla sonda Voyager 2 per risolvere un problema che aveva afflitto il suo gemello (Voyager 1) lo scorso anno, generando dati telemetrici corrotti. Tuttavia, la conferma del fatto che l’update funzioni l’avremo solo dopo il 28 ottobre.

Lanciati nel lontano 1977, i Voyager rappresentano uno dei trionfi della tecnologia spaziale. Attualmente, Voyager 1 si trova a oltre 22 miliardi di chilometri dalla Terra, a una distanza di quasi 22 ore e mezza luce. Voyager 2 è leggermente più vicino, a oltre 20 miliardi di chilometri, ma ancora a oltre 18 ore e 40 minuti luce dalla Terra. Entrambi i veicoli spaziali hanno superato i confini del nostro sistema solare, il che rende la comunicazione con essi estremamente lenta, a soli 160 bit al secondo per Voyager 1 a partire da maggio 2022.

Il problema di dati corrotti su Voyager 1 è stato individuato dalla NASA come un errore nel sistema di controllo dell’assetto, noto come AACS, che regola l’orientamento delle sonde, tra cui il puntamento delle antenne verso la Terra. In particolare, l’AACS ha scritto comandi nella memoria invece di eseguirli, causando la corruzione dei dati telemetrici inviati a terra.

La NASA ha impiegato mesi per sviluppare una correzione, la quale è stata inviata a Voyager 2 lo scorso 20 ottobre. Tuttavia, c’è una sfida: date l’età avanzata delle sonde e i ritardi di comunicazione, c’è il rischio che la correzione possa sovrascrivere codice essenziale o causare effetti indesiderati. Pertanto, Voyager 2 è stato scelto come destinatario iniziale, essendo più vicino alla Terra.

Inoltre, la NASA considera i dati di Voyager 1 più preziosi, essendo più distante dalla Terra. Sebbene non sia l’opzione ideale, eventuali problemi con Voyager 2 sono più accettabili.

L’agenzia spaziale ha anche apportato modifiche per affrontare i problemi dei propulsori delle sonde, che non sono più in condizioni ottimali a causa dell’accumulo di residui nei tubi di ingresso del propellente. Per mitigare questo problema, la NASA ha modificato l’intervallo di rotazione dei propulsori, riducendo la frequenza delle attivazioni.

Nonostante la sfida di bilanciare la raccolta di dati con la manutenzione delle sonde, la NASA è ottimista sul fatto che queste misure prolungheranno la vita operativa dei Voyager di almeno altri cinque anni, forse anche di più.

Considerando il successo straordinario della missione Voyager, che ha superato di gran lunga le aspettative iniziali, non sorprenderebbe se gli ingegneri trovassero nuovi modi per estendere ulteriormente la loro missione. Il nostro augurio e che l’update funzioni correttamente, così da poter ancora vivere le incredibile scoperte delle due sonde, sulla nostra, sconfinata galassia.

Di Andrea Riviera – fonte: https://www.tomshw.it/