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“Explore: Pianeta Terra”: la mostra fotografica di National Geographic che racconta le preziose meraviglie del nostro mondo

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Dal 7 aprile al 25 giugno 2023 arriva a Pisa, presso Palazzo Blu, “Explore: Pianeta Terra”, terza tappa del ciclo di mostre di National Geographic curata da Marco Cattaneo.

Di  Eleonora PEPE fonte@ nationalgeographic.it/

a mostra “Explore: Pianeta Terra” apre con le incredibili immagini di Stephen Wilkes, fotografo ed Explorer di National Geographic. Nella foto, il Parco nazionale del Serengeti, in Tanzania. Gnu, zebre e gazzelle migrano nelle pianure del Serengeti, nelle vicinanze di una pozza dove gli animali si fermano ad abbeverarsi.

Stando ai tempi geologici, sembra solo un soffio; eppure, da quando Homo sapiens ha lasciato il cuore dell’Africa sono già passati 70.000 anni. Da lì, il percorso è stato veloce: nel giro di pochi millenni l’uomo è riuscito a colonizzare ogni angolo del globo spingendosi dall’Europa all’Asia e modellando l’ambiente a propria immagine e somiglianza.

A raccontare tale incredibile viaggio “Explore: Pianeta Terra”, l’esposizione fotografica che custodisce immagini di estrema bellezza che spaziano da paesaggi naturali e artificiali ad ambienti impervi e scenari di consumo. Promossa e organizzata dalla National Geographic Society e curata dal direttore di National Geographic Italia Marco Cattaneo, la mostra è visitabile dal 7 aprile al 25 giugno 2023 presso Palazzo Blu, a Pisa. Diviso in dieci sezioni, il percorso racconta l’unicità del terzo pianeta del Sistema solare, plasmato dalle forme di vita che più lo hanno popolato e consumato: in primo luogo, la nostra.

Dopo il successo delle precedenti edizioni di Explore (“Sulla Luna e oltre” e “Oceani, ultima frontiera”) che hanno superato i 28.000 visitatori, riprendendo un motto della National Geographic Society, questa terza mostra è uno “spunto per ispirare le persone a prendersi cura del Pianeta”. Oltre alle meraviglie naturali, infatti, evidenzia l’impatto che l’uomo ha avuto sugli ecosistemi e i nostri attuali – insostenibili – consumi, ribadendo che l’ambiente che ci circonda è prezioso e, allo stesso tempo, fragile: “Un racconto sull’evoluzione del pianeta e delle specie animali. E anche delle fragilità che attraversa e che non dobbiamo sottovalutare”, commenta Stefano Del Corso, presidente Fondazione Pisa.

Giorno e notte

Istanti di luce abbagliante che si sovrappongono ai più suggestivi panorami del Pianeta: “Explore: Pianeta Terra” apre con le straordinarie immagini del progetto Day to Night di Stephen Wilkes, fotografo ed Explorer di National Geographic.

Scorci naturali e metropoli raccontano lo scorrere del tempo: la meraviglia immortalata, infatti, è il risultato della combinazione di migliaia di scatti realizzati da una posizione stazionaria protratta anche per 36 ore consecutive. Come Wilkes ha dichiarato sullo Smithsonian Magazine, le immagini assemblano strato su strato tutti gli attimi di una giornata. “Colgono la vitalità del pianeta e la sua incessante trasformazione”, racconta Marco Cattaneo.

Il pianeta delle meraviglie

La Terra non ha sempre avuto le sembianze odierne. Con il trascorrere delle ere geologiche, molteplici forze ne hanno modellato l’aspetto fino a creare “Il Pianeta delle meraviglie” – questo il nome della terza sezione della mostra – che fra sfumature cangianti regala un’inesauribile varietà di panorami.

“L’estensione delle terre emerse e il paesaggio creato dagli elementi che ne costituiscono la morfologia cambiano in continuo”, spiega Cattaneo, “sia per effetto della tettonica a placche, con il vulcanismo e i terremoti, che per l’azione erosiva svolta dall’acqua e dal vento, per le condizioni climatiche e i movimenti dei ghiacciai”.

Dai deserti alle foreste – i polmoni verdi che permettono “Il respiro della terra”, come racconta la quarta sezione della mostra – gli spettatori potranno ammirare le “Infinite forme bellissime” (quinta parte del percorso) del mondo animale; le stesse che Charles Darwin esalta ne “L’origine delle specie”.

Il cammino dell’uomo

Eppure, tra tanta bellezza, l’impatto dell’uomo pesa: siamo nel pieno di una grande estinzione di massa, “di cui siamo responsabili per via della deforestazione, della riduzione degli habitat, del bracconaggio, del cambiamento climatico provocato dall’uso di combustibili fossili”. Come illustrato da Cattaneo, la seconda parte di “Explore: Pianeta Terra” guarda oltre la meraviglia per concentrarsi su tutto ciò che la sta distruggendo.

“La sesta estinzione” – così chiamata da Elizabeth Kolber nel suo omonimo libro – è innaturale in quanto provocata dall’impatto dell’umanità. Basti pensare che, solo negli ultimi anni, abbiamo causato la scomparsa di ben 869 specie. Da sempre lottiamo duramente contro un ambiente inospitale. La nostra irrefrenabile capacità di sviluppare nuove tecnologie ci ha permesso di sopravvivere lì dove non avremmo potuto. Mossi da una proverbiale sete di conoscenza, ci siamo spinti ovunque.

Siamo “Gli ultimi esploratori” (settima sezione della mostra), e non abbiamo certo intenzione di fermarci: le foreste vergini sono state appena sfiorate, e gli scavi archeologici e paleontologici continuano giorno dopo giorno a gettarci contro meravigliosi interrogativi. Non a caso“Il cammino dell’uomo” (ottava sezione della mostra) è ancora lungo.

L’Antropocene

Il nostro progresso lascia sulla pelle del Pianeta segni indelebili. “L’evoluzione culturale, l’agricoltura, la rivoluzione scientifica e la rivoluzione industriale hanno definito una nuova epoca nella storia geologica della Terra: l’Antropocene”. Con queste parole Marco Cattaneo illustra la nona tappa dell’esposizione.

Ma nonostante il nostro operato sia spesso insostenibile, ora abbiamo nuove consapevolezze.

Un patrimonio ambientale da preservare

Le immagini di “Explore: Pianeta Terra” conquistano gli occhi ma, allo stesso tempo, ci ammoniscono: nell’infinita bellezza risuona un campanello d’allarme, pronto a ricordarci quanto sia fondamentale avere rispetto degli equilibri naturali che ci circondano.

Il successo della nostra specie è stato garantito dall’evoluzione culturale di cui siamo stati protagonisti; ora, però, dobbiamo soppesare gli oneri del potere guadagnato. “La mostra è un inno alla bellezza e un invito per il futuro”, commenta Cattaneo, “affinché siano messi in gioco tutti gli strumenti di cui disponiamo per preservare l’inestimabile patrimonio ambientale ereditato per le generazioni future”.

Come conclude il presidente di Palazzo Blu Cosimo Bracci Torsi, “Le straordinarie immagini di National Geographic ci mostrano la storia del pianeta e quella della nostra specie, l’infinita ricchezza e la bellezza delle forme vitali e degli ambienti che l’evoluzione ha creato, ma ci ammoniscono anche sulla delicatezza degli equilibri naturali e sui rischi di degrado e distruzione derivanti dall’attività umana”.

La mostra “Explore: Pianeta Terra” è promossa e organizzata dalla National Geographic Society ed è curata da Marco Cattaneo. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 7 aprile al 25 giugno 2023 presso Palazzo Blu, a Pisa. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.palazzoblu.it.