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Telecamere per individuare le donne senza velo

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L’Iran sempre più sordo alle proteste di piazza e a quelle internazionali che chiedono una riforma profonda delle regole imposte dalla sharia,  la legge islamica interpretata dagli ayatollah. La polizia iraniana ha annunciato infatti che “saranno identificate attraverso telecamere intelligenti installate nei luoghi pubblici le donne che si oppongono all’obbligo dell’hijab”.  Dagli altoparlanti saranno inoltre inviati dei messaggi per avvertire le donne che “apparire in pubblico senza velo offusca l’immagine spirituale della società e provoca insicurezza”. La polizia iraniana ha poi invitato i proprietari delle imprese a monitorare le lavoratrici per far rispettare le regole.

Siti web di giornali locali riportano che anche oggi, in decine di scuole femminili, sono stati denunciati casi di intossicazione collettiva. Casi che si ripetono da alcuni mesi e che sono cominciato dopo le grandi proteste di piazza esplose dopo la morte di Mahsa Amini. La guida suprema del’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, aveva promesso il mese scorso pene severe, anche la pena di morte, per chi fosse individuato come responsabile delle intossicazioni. Sono oltre 200 le scuole sparse per tutto il paese dove sono avvenuti gli avvelenamenti probabilmente provocati da qualche gas diffuso per via aerea. Cinque mila almeno le ragazze rimaste intossicate.

Fonte: Rainews