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Scuola, sale la tensione nel governo: verso cabina di regia e “commissariamento” Azzolina?

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Di Vittorio Sangiorgi (Direttore del Quotidiano dei Contribuenti)


La riapertura delle scuole italiane, prevista per il 14 settembre, è sempre più vicina ma, a meno di tre settimane dal giorno X, permane ancora un clima di sostanziale incertezza sul ritorno tra i banchi che si riflette, inevitabilmente, sul governo Conte.

Proprio il tema scuola è stato al centro dell’ultimo vertice dell’esecutivo che, secondo quanto riferisce “Il Messaggero”, sarebbe stato caratterizzato dalla strigiliata del Premier nei confronti di alcuni ministri e, in particolare, nei confronti di Lucia Azzolina, titolare del Miur. Sulla scuola non sono ammessi errori né passi falsi, il ritorno alla regolare attività didattica assume infatti un’importanza vitale per il governo, anche dal punto di vista politico e del confronto con le opposizioni che, nelle ultime settimane, hanno attaccato a spron battutto su questo tema.

L’intenzione del Presidente del Consiglio, dunque, sarebbe quella di spendersi, praticamente, in prima persona per garantire un esito sereno di questa vicenda. Sempre secondo ciò che riporta il quotidiano capitolino, infatti, Giuseppe Conte vorrebbe varare l’ennesima cabina di regia per superare e risolvere le criticità fin qui emerse. Si tratterebbe, sostanzialmente, di un commissariamento, seppur non ufficiale, del ministro Azzolina. Il primo passo verso un rimpasto di governo, da attuare dopo la tornata elettorale (regionali e referendum) del 20 – 21 settembre. Dal canto suo Lucia Azzolina rimane ferma su suoi convincimenti e sul piano da lei predisposto: ingressi scaglionati e orari flessibili. Il suo braccio destro nell’organizzazione della riapertura delle scuole, il super commissario Domenico Arcuri, ha fornito rassicurazioni sulle tempistiche per la fornitura dei banchi monoposto (tre tranche, l’ultima entro la fine di ottobre). Dal vertice di Palazzo Chigi, inoltre, sarebbe emersa la volontà di frenare le fughe in avanti dei Presidenti di Regione i quali, a suon di ordinanze, creerebbero una situazione disomogenea nel paese. L’imperativo categorico, dalle parti di Piazza Colonna, è quello di chiarire che la ripartenza delle scuole va affrontata solo ed esclusivamente sul piano nazionale. Logico ipotizzare come, una simile presa di posizione da parte del governo, potrebbe causare scontri istituzionali con i vari enti locali.

I prossimi giorni saranno, quindi, decisivi per capire le mosse del governo in vista del 14 settembre. Il ritorno alla normalità per milioni di studenti e di docenti è fondamentale, ed esula ovviamente da ogni considerazione di carattere politico o elettorale. Una nuova stagione di didattica a distanza, d’altra parte, sarebbe davvero deleteria…La speranza, allora, è che dopo mesi di polemiche, dubbi, incertezze e confusione si possa, finalmente, trovare la quadra.


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