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Scienza: nuove prospettive per i materiali 2D, studio

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Roma, 15 mar. – Si chiamano MXenes, sono materiali sottilissimi, spessi solo pochi atomi, e possono essere utilizzati per diversi scopi, dallo stoccaggio di energia, fino alla purificazione dell’acqua. Descritti sulla rivista Science, alcuni di questi prodotti sono stati progettati dagli scienziati dell’Università di Linköping, che, guidati da Johanna Rosén, hanno ideato un nuovo approccio per sintetizzare centinaia di questi prodotti. Dalla scoperta del grafene, i materiali 2D sono stati oggetto di numerose ricerche, per via della loro ampia superficie a fronte di volume e peso ridotti. Queste peculiarità sono associate a una serie di fenomeni fisici e proprietà distintive, come buona conduttività ed elevata resistenza a diversi stimoli. Per tali possibilità, i materiali 2D sono estremamente interessanti sia dal punto di vista teorico che applicativo. “In una pellicola spessa solo un millimetro – afferma Rosén – possiamo raccogliere milioni di strati di materiali, che possono instaurare reazioni chimiche e svolgere vari compiti, come immagazzinare energia o generare combustibili”.