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Niscemi. Non cessa la “querelle” sul Muos, il contestatissimo Sistema di comunicazione satellitari ad alta frequenza

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Niscemi. E’ sempre “Querelle” sul Muos, il contestatissimo Sistema di comunicazione satellitari ad alta frequenza che nonostante la disobbedienza civile e dei pacifisti, è in funzione dal 2016 nella Base della Marina militare americana di contrada Ulmo.
La “Naval Radio Transmitter Facility” di Niscemi, in funzione dal 1994 con le 46 antenne Nrtf per le comunicazioni radionavali terrestri, assicura le comunicazioni supersegrete delle forze di superficie, sottomarine, aeree e terrestri e dei centri C4I (Command, Control, Computer, Communications and Intelligence) della Marina militare statunitense e con l’attivazione delle antenne Muos, ha assunto un ruolo chiave nell’attuale contesto internazionale dei conflitti in Ucraina e nella striscia di Gaza.
Una “Querelle” mai sopita e caratterizzata da colpi di scena per le sentenze emesse dal Cga che continuano a ribaltare giudizi espressi in primo grado dal Tar.
Come quella della settimana scorsa in cui il Cga ha ritenuto “non impattante” un cantiere all’interno della Base militare statunitense di Ulmo, contrariamente al giudizio espresso in primo grado dal Tar che aveva dato ragione al ricorso presentato dal Comune di Niscemi.
Ma non è tutto, perché i fatti sorprendenti sulla “Querelle Muos”, nell’attuale quadro geopolitico e sociale continuano fino all’impensabile ed al punto tale che mercoledì hanno suscitato risentimenti e preoccupazioni al sindaco Massimiliano Conti.
E ciò perché mercoledì, come sindaco del territorio che ospita l’installazione militare Usa è stato escluso da un incontro.
E’ accaduto che il sottosegretario alla Difesa di Stato con alcuni senatori al seguito, si sono recati nella Base militare Usa di Ulmo, per partecipare ad un incontro dal quale non è trapelato nulla circa la motivazione.
“Un fatto grave ed inaccettabile il mancato coinvolgimento del sindaco” scrive a tal proposito in una nota il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, che aggiunge:” all’incontro di mercoledì avrei potuto dare le giuste coordinate e avanzare le preoccupazioni dell’intera comunità che rappresento.
Sembra che per problemi idrogeologici dovuti alla morfologia del territorio, il terreno dove è stato installato il Muos, dovrebbe essere consolidato e che per affrontare questo ed altre questioni, come quella della salute dei cittadini sollevate in passato dal Comune, dopo alcuni anni di tensioni, era stato avviato un dialogo tra tutti gli attori protagonisti, compresa l’amministrazione comunale, che adesso però protesta per il mancato coinvolgimento nella riunione che si è svolta nella Base della Marina militare Usa di Ulmo, alla presenza del sottosegretario alla difesa Matteo Perego, della parlamentare Stefania Craxie dell’assessore all’ambiente della Regione Siciliana Elena Pagana.
“Negli anni”, continua il sindaco Massimiliano Conti, ”i cittadini hanno mostrato profondo sconforto e preoccupazione per la presenza dell’installazione militare Usa, oramai operativa da tempo e che senza alcuna certezza di dati, incide chiaramente sulla salute della popolazione”.
Ed il primo cittadino a riguardo, fa riferimento ai dati sanitari circa l’incidenza di certe patologie tra la popolazione.
“Pertanto”, puntualizza il sindaco Massimiliano Conti, ”si auspica un confronto serio e costruttivo sulla questione dell’attività di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico e uno screening sanitario generale della popolazione.
Nondimeno, è stata verificata la totale perdita di valore di una numerosa fascia di territorio, ma in genere dell’intero Comune, poiché sede di un impianto militare di tale portata ed anche in considerazione della cattiva pubblicità degli ultimi quindici anni. Inoltre, la mancata previsione di ogni minimo intervento migliorativo sul territorio e sul versante sanitario, sociale ed economico, rende ancora più oneroso lo sviluppo della comunità.
In ultimo”, conclude il primo cittadino, ”si registra e segnala la mancata attivazione di ogni questione individuata nel protocollo siglato nel 2011 tra il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana.
Verrebbe da dire – carta straccia -, ma certamente un’ulteriore beffa per la comunità.
Ad ogni modo si auspica a breve un chiarimento sulla questione Muos”.
Di Alberto Drago – Fonte: https://www.ilsolidale.it/post.php