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Naufragio al largo della Tunisia, almeno 19 morti.

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Almeno 19 migranti dall’Africa sub-sahariana sono morti

dopo che la barca su cui si trovavano è affondata al largo della Tunisia mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo verso l’Italia.

Negli ultimi quattro giorni, al largo di Sfax, ne sono affondate cinque, con un bilancio di 67 dispersi e nove morti.

La costa vicino alla città portuale, situata sulla costa orientale del Paese, a circa 270 km a sud di Tunisi, è diventata un importante punto di partenza per le persone in fuga dalla povertà e dai conflitti in Africa e nel Medio Oriente che prima si muovevano dalla Libia.

L’ultimo disastro arriva quando è in corso una stretta del governo tunisino con arresti e fermi di cittadini subsahariani privi di documenti.

La guardia costiera locale ha dichiarato di aver fermato circa 80 imbarcazioni dirette in Italia negli ultimi quattro giorni soccorrendo 2.982 persone a bordo di imbarcazioni in difficoltà al largo di Sfax e Chebba, per lo più provenienti da paesi dell’Africa subsahariana.

Il portavoce della Guardia nazionale di Tunisi ha precisato su Facebook che solo 9 delle persone soccorse sono di cittadinanza tunisina. Tra il 22 e il 24 marzo, secondo la stessa fonte, sono stati anche recuperati  9 corpi di persone dell’Africa subsahariana (4 adulti, 4 bambini e un neonato), vittime di naufragi non meglio specificati.