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Le conseguenze del coronavirus sul turismo italiano

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Il panico da coronavirus sta causando una crisi senza precedenti per il turismo italiano e l’impatto è a doppio senso, in entrata e in uscita. Da Israele che blocca i passeggeri provenienti dal Bel Paese, alla Russia che interrompe la vendita dei pacchetti per la penisola; da Wizz Air che cancella i voli per il Nord Italia, all’Eritrea che mette in quarantena i connazionali in arrivo, il nostro Paese rischia davvero un isolamento dai devastanti impatti economici.

E il governo è pronto a scendere in campo: “Stiamo pensando a misure immediate, e poi insieme costruiremo un rilancio dell’immagine dell’Italia, che, sono sicuro, sarà rapido”, afferma a Napoli, il ministro dei Beni culturali del Turismo, Dario Franceschini, al termine di una visita al museo Archeologico nazionale partenopeo in occasione del vertice intergovernativo Italia-Francia. “Venerdì mattina avremo un tavolo con le organizzazioni del turismo, poi incontreremo quelle dello spettacolo e del cinema. È chiaro che il turismo è il settore più colpito”, aggiunge.

ISRAELE CHIUDE LE FRONTIERE A TUTTI I PASSEGGERI PROVENIENTI DALL’ITALIA – Israele ha vietato l’ingresso nel Paese a 25 viaggiatori (19 dei quali di nazionalità italiana) che sono rimasti bloccati su un aeroplano proveniente da Bergamo. L’Autorità per l’immigrazione ha comunicato che l’aereo da Bergamo è atterrato oggi alle 12.55 ore locali e che i passeggeri israeliani sono scesi dall’aeroplano e hanno ricevuto istruzioni dal ministero della Salute. L’aeroplano dovrebbe ripartire presto per fare ritorno a Bergamo trasportando i 25 passeggeri, oltre ai 119 in partenza da Israele, la maggior parte dei quali sono di nazionalità italiana.

DA TOUR OPERATOR RUSSI STOP VENDITA VIAGGI – I tour operator russi hanno interrotto la vendita di viaggi e pacchetti per l’Italia, dopo che l’Agenzia federale per il turismo Rosturizm aveva diramato una raccomandazione in questo senso, per via dei timori legati all’epidemia di Covid-19. La misura rimarrà in vigore fino alla stabilizzazione delle situazione epidemiologica nel Paese. Come Tez anche altri grandi operatori, tra cui Inturist e Jet Travel, hanno interrotto le vendite per l’Italia. Rosturizm aveva raccomandato di interrompere le vendite di pacchetti e viaggi anche per Corea del Sud e Iran. 

POCA DOMANDA, WIZZ AIR TAGLIA I VOLI – Wizz Air ha annunciato che a causa della flessione nella domanda sulle sue rotte italiane causate dall’epidemia del virus Covid-19, ha rivisto la sua programmazione voli portando ad importanti cancellazioni, su specifiche rotte verso il Nord Italia tra l’11 marzo e il 2 aprile 2020, durante questo periodo circa il 60% della capacita’ totale italiana è stata tagliata. La programmazione resta invariata dopo il 2 aprile 2020.

NEI PROSSIMI TRE MESI 22 MLN DI PRESENZE IN MENO – L’impatto del coronavirus sul settore del turismo in Italia potrebbe far registrare, nel prossimo trimestre, circa 22 milioni di presenze in meno con una perdita di spesa di 2,7 miliardi di euro. È il dato fornito da Confturismo. A comportare effetti pesantissimi per l’economia del turismo nazionale è, secondo Confturismo, la psicosi collettiva generata anche da una comunicazione spesso allarmistica e fuorviante, oltre che dai provvedimenti restrittivi introdotti.

Ma a fare ancora più paura è il trend di evoluzione – sottolinea – per troppi giorni è mancata una comunicazione corretta sulla reale portata dell’infezione, sui rischi effettivi di contagio, sulle conseguenze, mentre chiusure o anche solo limitazioni alle attività commerciali in aree enormi del Paese hanno accresciuto il panico. Danneggiando fortemente l’immagine dell’Italia all’estero.

IN FUMO GIÀ 200 MLN DI PRENOTAZIONI DI MARZO – In meno di una settimana dall’esplosione dell’allarme, alberghi, b&b e agenzie di viaggio hanno già visto andare in fumo 200 milioni di euro di prenotazioni per il mese di marzo. Bisogna urgentemente lavorare per arrivare ad una normalizzazione: se continua cosi’, il settore – che vale il 13% circa del Pil italiano – rischia di affondare”. Le stime dell’impatto dell’emergenza sulle imprese del turismo sono di Assoturismo Confesercenti.

La cifra riguarda solo i valori di viaggi e sistemazioni cancellati, e non include la mancata spesa turistica dei viaggiatori, che avrà pesanti ricadute anche su guide e trasporti turistici, oltre che bar, ristoranti e attività commerciali in tutta Italia. A essere investite dalle disdette, infatti, non sono solo le attività ricettive delle regioni interessate dai focolai: a Roma si registrano picchi di cancellazioni del 90% delle prenotazioni, dell’80% in Sicilia. A incidere lo stop alle gite, alla convegnistica e agli eventi. Ma pesano anche le cancellazioni che arrivano dai viaggiatori stranieri, soprattutto nelle città d’arte, dove i turisti provenienti dall’estero costituiscono circa la metà dei flussi complessivi. 

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Fonte: economia agi


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