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Laura Giordani al cinema con “La Stranezza” di Roberto Andò

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Di Claudia Lo Presti

 

Laura Giordani, attrice siciliana di grande talento e vivace personalità; una performer in grado di presenziare un palcoscenico, un set cinematografico e televisivo, ricoprendo ruoli sempre diversi nel comico, nel drammatico, brillante, grottesco dando voce e forma alle mille sfaccettature dell’animo umano. Complessa sarebbe l’elencazione di ciascun lavoro abbia costellato la sua carriera, fra spettacoli, musical, commedie, recital. Appropriato il teatro come mezzo espressivo della sua spumeggiante personalità, ma si fa notare da Emma Dante e inizia a farsi strada per lei la carriera cinematografica con “LE SORELLE MACALUSO”, film girato a Palermo in cui la regista narra la storia di una famiglia di sorelle in un arco temporale dall’adolescenza all’età adulta e segnata da un evento tragico di cui tutte si sentiranno responsabili.  In tv con “Giro di boa”, puntata del COMMISSARIO MONTALBANO; dunque, in una puntata di una serie americana  THE WHITE LOTUS, regia di Mike White, col premio Oscar F. Murray Abraham. Infine, – attesissimo – LA STRANEZZA con la regia di Roberto Andò, in uscita nazionale il 27 ottobre.

 

– Laura Giordani potrebbe raccontare alla propria maniera e in breve la sua carriera?

 

<<Ma certamente! Mi diplomo alla scuola d’avviamento al teatro “Umberto Spadaro” del Teatro Stabile di Catania nel 1996 e nella stessa estate debutto con LA BARONESSA DI CARINI, con la regia del grande Angelo Tosto. Dopodiché ha inizio la mia carriera: partecipo alla trilogia teatrale di Luca Ronconi, al teatro greco di Siracusa, all’ANDROMACA di De Fusco, a DONNE AL PARLAMENTO, regia di Vincenzo Pirrotta, ed ancora lavoro con Pippo Franco, Manlio Dovì, Raimondo Todaro. Mi sono cimentata come autrice, scrivendo e curando la regia de “ROSA, LA CANTATRICE DEL SUD”, con Mimmo Aiola, e “DONNE, PLURALE UNIVERSALE”.

Da qualche anno è nata una bella e proficua collaborazione con Luana Rondinelli, attrice-autrice-regista marsalese, Giovanni Maria Currò, Mauro Failla e il Clan degli Attori di Messina che ci ha permesso di dare vita agli spettacoli “PENELOPE, L’ODISSEA E’ FIMMINA”; “DIDONE POP”; “LA LUPA”. Prossimo debutto nel febbraio 2023 di “DUE”, testo di Currò, e imminente è l’uscita del cortometraggio MEDEA, testo della Rondinelli e regia di Currò.>>

 

– La sua versatilità, la maschera tragicomica che assume con disinvoltura, la voce che le permette di esprimersi anche come cantante, lo stile delle sue performance estemporanee la qualificano come una fra le più brave attrici siciliane in grado di lavorare sia in teatro, che al cinema, che in tv…

 

<<Inizio col ringraziarla per le sue parole… sono più o meno ventisei anni che studio e lavoro affinché io riesca ad arrivare a consegnare al pubblico personaggi sempre diversi, poiché nella realtà siamo tutti diversi, l’uno dall’altro, e questa “realtà” (stavolta tra virgolette) dobbiamo portarla in scena a seconda delle diverse caratteristiche che andiamo a rappresentare: quindi acquisire la versatilità è d’obbligo e si ottiene non adagiandosi su ciò che si già fatto ma sforzandosi nella ricerca di nuove identità, forme, sfumature e istanze.

Mi piace molto stupire il mio pubblico con prodotti sempre nuovi, attraversati da tagli diversi, perché essendo molto curiosa, mi soffermo nell’osservazione e, se posso, mi permetto anche di “rubare” idee e tematiche nel quotidiano, là dove esse spontaneamente prendono forma ai miei occhi: per strada, nei negozi, leggendo una notizia, ascoltando ovunque insomma, poiché quella che portiamo in scena, vuoi o non vuoi, sempre la vita è!>>

 

  • Con il film di Emma Dante, “Le Sorelle Macaluso” avete compiuto una vera e propria razzia di premialità…

 

<<Ehhh si! per cominciare è stato per me un premio alla carriera esser stata chiamata ad interpretare il ruolo di Katia adulta, personaggio intrinseco davvero, oppresso, schiacciato dai sensi di colpa, in perenne diatriba col marito e le sorelle, lontanissimo dalla mia persona, forse il personaggio più difficile della mia vita! Vogliamo elencare i premi? Ma si, dai, ce lo meritiamo:

Premio Pasinetti per la miglior interpretazione femminile all’intero cast

Premio La Pellicola d’Oro per il miglior direttore di produzione a Cristian Peritore; Premio Lizzani; Premio NuovoImaie Talent Award per la miglior attrice esordiente a Eleonora De Luca; in competizione per il Leone d’oro al miglior film; David di Donatello 2021; Candidatura per il miglior film; Candidatura a miglior regista per Emma Dante; Candidatura a migliore autore della fotografia per Gherardo Gossi; Candidatura a miglior costumista per Vanessa Sannino; Candidatura a miglior truccatore per Valentina Iannuccilli; Candidatura a miglior acconciatore per Aldina Governatori. E poi ancora Nastro d’Argento 2021: miglior film; miglior regista per Emma Dante; migliore montaggio per Benni Atria; migliore sonoro per Gianluca Costamagna; Candidatura a migliore sceneggiatura per Emma Dante, Elena Stancanelli, Giorgio Vasta; Candidatura a migliore scenografia per Emita Frigato. Ancora Ciak d’Oro 2021: Candidatura a miglior film; Candidatura a migliore montaggio a Benni Atria. Infine Globo d’oro 2021: miglior film, migliore attrice protagonista ex aequo Donatella Finocchiaro e Simona Malato; candidatura miglior regista per Emma Dante.>>

 

  • Adesso, lei è al cinema con “La stranezza”, ultimo film di Roberto Andò, in cui ha lavorato insieme a Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone: ci racconterebbe quella che deve essere stata una magnifica esperienza?

 

<<Esattamente magnifica, bellissima… grandi soddisfazioni, anche qui, lavorando a stretto contatto con due grandi comici (che hanno dato prova di eccezionale talento al fianco di Toni Servillo), generosi e disponibili, con un cast di straordinari colleghi siciliani. Ho amato molto il metodo di lavoro di  Roberto Andò, sempre gentile, sorridente, pacato, chiarissimo, senza fronzoli, mi ha messa subito a mio agio, creando un’ atmosfera di lavoro serena fra noi colleghi e con la troupe, fondamentale in un ambito lavorativo come il nostro, dove ci si trova spesso a condividere il set ed ogni ambito relativo anche con un centinaio di persone a volta, tra attori e maestranze. 

E poi partecipare a un film su Luigi Pirandello, tra i miei autori preferiti, è per me un onore e grande fonte di crescita. Sa? E’ stato il mio secondo red carpet e la seconda volta che “sfioro” l’Oscar dato che è stato nella rosa dei candidati a miglior film straniero, come in precedenza “LE SORELLE MACALUSO”.

Da far tremare le gambe, emozionatissima!>>

 

– Oltre le passioni che compongono la sua vita professionale, quali sono i grandi amori di Laura Giordani?

 

<<Come dicevo poc’anzi essendo molto curiosa, mi appassionano molte cose: in primis la pittura, l’arte in tutte le sue forme: ho frequentato l’Istituto Statale d’Arte e l’amore non è mai finito, anzi cresce sempre di più, solo che dipingo meno, mannaggia!

La Natura! la amo moltissimo e cerco sempre più di rispettarla riducendo parecchio l’uso di plastiche e detersivi nella vita di tutti i giorni.

Gli animali! li adoro: ho avuto tanti cani e gatti e le loro dipartite sono state sempre molto dolorose. Li ho amati a tal punto e considerati parte della mia famiglia, che  mi ricordo di tutti loro, delle diversità caratteriali, di tanti aneddoti, di tutti gli oggetti distrutti, tutto!

Amo i documentari di vari generi; mi piacciono le collane, l’artigianato, colleziono suppellettili raffiguranti animaletti, adoro cucinare per gli amici, amo passare le serate davanti a un film, andare a guardare il mare in tempesta, osservare la gente, scrutarla, imitarla, mi diverte e serve molto ad essere un’attrice migliore…>>

 

…semmai ce ne fosse bisogno…

La vita, insomma, mi appassiona, nonostante spesso sia impietosa ed impetuosa.