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La cultura delle armi negli States

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Fin dal 1776 la Costituzione Americana garantisce il diritto dei cittadini di possedere delle armi. Negli Stati Uniti d’America la percentuale dei morti per arma da fuoco si è triplicato dal 2011 e non è affatto un caso

di Anna La Mattina

È di pochi giorni fa la terribile notizia di una mega sparatoria che ha provocato una strage di innocenti, in una scuola elementare del Texas. il 24 maggio, ad Uvalda ha provocato 21 morti, di cui 19 bambini e due insegnanti.
Sono stati uccisi a sangue freddo da un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos, un ragazzo taciturno, dal carattere difficile, come lo descrivono i suoi datori di lavoro (lavorava in una catena di ristoranti), con un passato costellato da insuccessi scolastici, dove aveva anche subito atti di bullismo. “aveva problemi mentali seri2, asserisce il suo manager. Intanto Salvator, affascinato dal culto delle armi e dalle stragi di massa, appena compiuta la maggiore età, corre ad acquistare le sue armi preferite, quelle che gli sarebbero servite per l’orribile scempio della vita dei quei piccolini e delle loro maestre.
Quale rassegnazione potrà mai arrivare per quelle povere famiglie e per la comunità?
Questo massacro negli Stati Uniti, si aggiunge agli altri 200, avvenuti dall’inizio dell’anno: troppi per non interrogarsi seriamente e decidere di modificare la costituzione americana, nel suo secondo mandamento! Il presidente Biden ha detto basta alla lobby dele armi, ma è ancora troppo generico, per poter bastare.
La comunità internazionale è sotto shock, il papa si è espresso contro la vendita indiscriminata delle armi, oltre ad aver pregato per le giovani vittime e per i loro insegnati.
La cultura della giustizia “fai da te”, tipica del Far west, è talmente radicata nella mentalità americana, che ancora nessuno ha pensato di istituire una commissione d’inchiesta, che affronti il problema una volta per tutte. Non si possono usare le armi come soluzione ai conflitti, personali e collettivi, ciò non fa altro che aumentare il senso di insicurezza della massa, che con effetto paradossale, invece di indignati e riflettere sulla vera natura del problema, corre a munirsi di armi in casa, se ancora non ne possiedono una.
Come fa la società americana e il suo governo, portabandiera di democrazia e libertà, a non aver capito questo e le pericolose dinamiche che possono scatenarsi, consentendo a tutti di acquistare liberamente delle armi? Quanto malessere c’è in giro, per non essere sicuri che tali armi vadano a finire nelle mani di persone particolarmente disturbate?
L’idea di usare armi, per farsi giustizia da soli, è sempre sbagliata. Possiamo ancora definire una società siffatta, veramente civile ed evoluta? Io credo di no.
Così come l’annoso problema della pena di morte in America, ancora vigente in28 stati su 50 ed uno tra questi è proprio il Texas.
Quando gli uomini (ed in questo caso il popolo ed il governo americani) capiranno che la cultura della morte non risolve proprio niente e che non è affatto un deterrente contro i delitti?
Le armi non servono, se non per uccidere e ad alimentare ancora di più la violenza: è ampiamente dimostrato… e non solo in America.