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John Pemberton e la Coca-Cola

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Di Stella Grillo

Il farmacista John Pemberton inizia a pubblicizzare la Coca-Cola: è il 29 Maggio 1886 quando, l’iconica bevanda, inizia a circolare. Solo l’8 maggio 1886, Pemberton, scopre la preziosa bibita miscelando con un mestolo misteriosi ingredienti in una grande marmitta a tre piedi.

John Pemberton e la prima inserzione pubblicitaria della Coca-Cola

John Pemberton pubblica la prima inserzione pubblicitaria sulla Coca-Cola presso il quotidiano Atlanta Daily Journal, il 29 maggio 1886; appena pochi giorni dopo dalla sua scoperta. In poco meno di un mese dalla sua introduzione sul mercato, la famosa bevanda, era in vendita in più di una ditta. L’aspetto non era quello attuale: dal gusto più delicato e più liscio non si presentava frizzante. Il cambiamento, come oggi lo conosciamo, avviene improvvisamente e accidentalmente, per un errore fortuito.

Una bevanda nata come cura per il mal di testa

Tutto nacque da una casualità: la Coca-Cola era stata creata, originariamente, da Pemberton proprio come cura per il mal di testa, la stanchezza e l’emicrania. Tuttavia, Pemberton si accorge che mescolata ad  acqua frizzante o soda, la medicina poteva diventare una squisita bibita. L’inventore aveva portato una caraffa del suo prezioso elisir alla vicina farmacia Jacobs; la bevanda, dopo averla dichiarata ottima, era stata messa in vendita a cinque centesimi al bicchiere come bevanda da asporto.

La Coca-Cola aveva piacevolmente incontrato il gusto del suo creatore, e anche di coloro che la gustavano. Questa tradizione del mescolare lo sciroppo creato dal dottor Pemberton con acqua frizzante diventa, successivamente, una tradizione molto diffusa. Inizialmente, la creazione proviene dalla mescolare ingredienti come foglie di coca e una miscela di vino, a scopo prettamente terapeutico.

La prima versione della Coca-Cola conteneva anche una piccola quantità di sostanza stupefacente proveniente dalla pianta di coca (la cocaina). Tuttavia, nel 1903 è stata completamente rimossa in seguito a un procedimento similare a quello utilizzato per decaffeinare il caffè.

Il successo sul mercato della strabiliante e iconica bevanda, però, non si deve a John Pemberton, almeno non nell’interezza; viste le sue limitate disponibilità si decide a cedere le quote dell’azienda a diversi soci. Infine, nel 1888, poco prima di morire vende il resto ad un abile uomo di affari: Asa G. Candler. Quest’ultimo aveva intuito il potenziale della bevanda, facendo iniziare la sua diffusione negli anni ’20 trasformando la scoperta in un vero e proprio business.

 

Fonte: metropolitanmagazine.it/