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Il rover Spirit su Marte

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Il rover Spirit su Marte

 

(Ansa)

 

Mentre il robot laboratorio Curiosity è al lavoro su Marte, dove ha scoperto tutti gli ingredienti che in passato potrebbero aver generato la vita, la Nasa celebra il decimo anniversario dell’arrivo sul pianeta rosso di Spirit, il primo dei due rover del programma Mer (Mars Exploration Rover) lanciato nel 2003.

Spirit fu lanciato nel giugno 2003, mentre il suo gemello Opportunity prese il via un mese più tardi. I due rover erano destinati ad esplorare, dal gennaio dell’anno seguente, due zone del pianeta lontane tra loro ed erano stati progettati per resistere al freddo e inospitale suolo marziano per circa 90 giorni. Potevano farlo grazie all’esperienza del Sojurner, il primo rover della storia arrivato su Marte nel 1997.

Spirit e Opportunity, pesanti ciascuno 170 chili, sono andati oltre ogni più rosea previsione lavorando il primo per circa 7 anni mentre il secondo è ancora operativo anche se gli ‘acciacchi’ non mancano.
Spirit è arrivato su Marte il 4 gennaio 2004 e dopo aver percorso circa 7.8 chilometri, si è impantanato nelle sabbie del cratere Troy, cessando di inviare segnali verso la Terra il 22 marzo del 2010.
Opportunity invece, arrivato tre settimane dopo, ancora cammina e si appresta tagliare il traguardo dei 39 chilometri percorsi, secondo solamente al russo Lunakhod 2 che sulla Luna ne ha fatti 42, segnando un record per un oggetto costruito dall’uomo che viaggia su un altro corpo celeste.

Spirit e Opportunity hanno a bordo ognuno un piccolo frammento di alluminio recuperato dalle macerie del World Trade Center dopo l’attentato dell’11 settembre 2001. I due rover arrivarono a toccare il suolo marziano protetti da 24 airbag gonfiati che li fecero rimbalzare per diversi chilometri prima di arrestare la corsa senza quindi un preciso punto di atterraggio.

Sono molte le missioni, russe, americane ed europee hanno fallito l’arrivo sul pianeta rosso proprio in fase di atterraggio. Curiosity, invece è arrivato su Marte il 6 agosto del 2012, atterrando con un particolare sistema che lo ha deposto con estrema precisione e delicatezza all’interno del cratere Gale obiettivo della missione. Il rover è di fatto l’evoluzione del programma Mer essendo un complesso laboratorio automatico pesante oltre 900 chili.

Marte, che ha una gravità di un terzo rispetto alla Terra e che nel punto più vicino dista da noi circa 60 milioni di chilometri, resta un obiettivo primario da esplorare in vista di futuri lanci con uomini a bordo che potrebbero realizzarsi intorno al 2030. A settembre di quest’anno intanto è previsto l’arrivo in orbita marziana di due sonde: l’americana Maven e l’indiana Mangalyaan. Nel 2016 poi partirà il rover europeo Exomars con lo scopo di dare una risposta definitiva circa la vita passata o eventualmente ancora presente, su Marte.