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Firenze: compie 100 anni Liceo da Vinci, studiarono Garin e Luzi

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Compie 100 anni il primo liceo scientifico della Toscana, il Liceo Leonardo da Vinci di Firenze: un secolo di storia durante il quale si sono avvicendati docenti che hanno legato il loro nome alla cultura e alla storia del Novecento, tra cui Lanfranco Caretti, Giancarlo Oli, Eugenio Garin, Mario Luzi, Paolo Poli, Mario Gozzini e Don Enzo Mazzi solo per citarne alcuni, e migliaia di studenti che si sono formati in quella fusione tra discipline umanistiche e scientifiche che fu alla base della Riforma Gentile del 1923, anno della sua fondazione. Da allora, dalla prima sede di via della Colonna a quella attuale di Via dei Marignolli inaugurata negli anni Cinquanta, invidiatissima e già allora proiettata nel futuro con laboratori, aule-anfiteatro ed una piscina, il Liceo Da Vinci ha rappresentato un passaggio fondamentale per generazioni di giovani, molti dei quali si sono affermati come eccellenze della ricerca scientifica, delle professioni, della cultura, della politica, dell’informazione, dello sport, ma soprattutto oggi tutti cittadini consapevoli e solidamente ancora legati a quella esperienza.
Ad inaugurare il programma l’incontro del 14 novembre con l’artista Francisco Bosoletti, autore del mural dedicato ai temi leonardeschi su una delle pareti esterne del “Da Vinci” in dialogo con il celebre mosaico di Fernando Farulli che campeggia sulla facciata dell’edificio che ospita l’istituto. Nella settimana dal 12 al 15 dicembre il Liceo sarà aperto fino a sera per esposizioni, laboratori, visite al museo e alle sue collezioni scientifiche e librarie, osservazioni al telescopio, incontri, spettacoli, cortometraggi e l’omaggio a due docenti-simbolo della scuola: Vittorio Barbieri, partigiano ucciso durante la Resistenza, e Rosa Heinzelmann, cacciata dall’insegnamento in seguito alle leggi razziali del 1938. Tanti gli appuntamenti di carattere scientifico, tra cui l’incontro, il 7 febbraio, con la matematica e scrittrice Chiara Valerio, con i fisici Mauro Savrié (21 marzo) e successivamente, in data da definire, Gabriele Veneziano, entrambi ex studenti del Liceo e oggi studiosi di fama internazionale.
Ma le iniziative offriranno anche l’occasione per riflettere sui grandi mutamenti di questo secolo di vita attraverso gli “occhi” del Liceo nel Convegno storico del 16 febbraio curato da docenti di storia contemporanea dell’Università di Firenze Roberto Bianchi e Monica Galfrè, sulla base delle ricerche d’archivio realizzate da due borsisti e centrate sui cento anni di rapporto profondo tra l’istituto e la città: dalla fondazione della scuola alla Resistenza, dal Dopoguerra al ’68, fino ai giorni nostri, con documenti, testimonianze ed un docufilm sulla storia del “Leonardo da Vinci” realizzato da un’ex studentessa, Irene Martini. Sulla stessa linea la mostra sulla storia dell’istituto e la conferenza-spettacolo (23 febbraio) Di tempo in tempo, di tanto in tanto, un adattamento di Stefano Massini liberamente ispirato a documenti di archivio e a testimonianze d’epoca.
Infine la lectio magistralis del Presidente emerito della Corte Costituzionale Ugo De Siervo sui valori della Costituzione in programma il 22 aprile, in prossimità della Festa della Liberazione.
Il ciclo di iniziative ha il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e dell‘Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze e si svolgono in collaborazione con il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze e l’Associazione degli Amici del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Firenze.(AGI)
COM/MAV