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«Dalle città nessun ritardo, toglierci i fondi è sbagliato Ora chi finanzia i progetti?»

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Ricci: il governo apra subito il confronto con Anci e Upi

Di Maria Teresa Meli

” I comuni stanno spendendo meglio e più velocemente di ogni altro ente
Il presidente Mattarella contro i negazionisti del climate change. «Tante discussioni mi sorprendono. Siamo in ritardo». E lancia un monito su giustizia e fondi europei: «No ad un insuccesso». Sul Pnrr si cambia: riscritti 144 obiettivi. Il ministro Fitto spiega: non ci sarà nessun taglio, ora negoziato con Bruxelles. Ma nel merito saranno spostati 16 miliardi all’energia e ci saranno meno soldi ai Comuni. La protesta dei sindaci.
ROMA Matteo Ricci, voi sindaci vi aspettavate questa decisione del governo di spostare altrove i fondi del Pnrr destinati ai comuni?
«Sinceramente no e la cosa ci preoccupa molto».
Ma avete capito se il governo provvederà altrimenti a farvi avere quei finanziamenti?
«Sostengono che i progetti dei comuni verranno coperti dai fondi di coesione, ma in realtà c’è una grande confusione, per questo abbiamo chiesto che il governo apra subito un tavolo con Anci e Upi per affrontare la questione con chiarezza».
C’è quindi grande preoccupazione da parte vostra.
«Certo, sono mesi che al governo stanno cincischiando. Hanno fatto melina per tanto tempo e adesso arriva questa novità negativa, il tutto, peraltro, in uno scenario in cui non si sa quando arriverà la quarta rata del Pnrr. Perciò è naturale che questo spostamento repentino dei soldi abbia provocato la rivolta dei sindaci».
Siete in contatto con il governo per cercare di risolvere la questione?
«Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in quanto presidente dell’Anci, ha aperto un’interlocuzione con il governo. Ma stiamo parlando di contatti telefonici, messaggi…».
Non è che il governo ha deciso di spostare quei fondi perché i comuni effettivamente non si stavano rivelando troppo efficienti?
«Assolutamente no. Non esiste nessun problema di ritardo da parte dei comuni. Anzi, i comuni stanno spendendo meglio e più velocemente di qualsiasi altro ente. Si stanno rivelando molto più efficienti dei ministeri, delle regioni… Non c’è paragone. Quindi la questione non riguarda assolutamente rallentamenti o difficoltà da parte nostra. Questo è bene chiarirlo».
Nella rimodulazione dei finanziamenti quei fondi verrebbero spostati sul programma RePowerEu che riguarda la strategia dell’Europa per ridurre la dipendenza del gas e promuovere le rinnovabili. Un programma importante.
«Certo, ma non si capisce perché sottrarre le risorse destinate alle uniche amministrazioni pubbliche che stanno spendendo con efficienza e rapidità. A questo punto noi vogliamo dal governo garanzie immediate sui finanziamenti anche perché alcune delle opere previste sono state già realizzate dai comuni».
Alcune delle opere per cui vi avevano assegnato i fondi del Pnrr riguardano anche il dissesto idrogeologico.
«Certo, molti sono progetti che riguardano proprio il dissesto. Faccio un esempio: parte di quei finanziamenti sono destinati al ripristino delle strade. Stiamo cioè parlando di strade interrotte, franate…».

Fonte: Corriere