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Da Matteotti a Berlusconi: a chi saranno dedicati i francobolli nel 2024

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Il Consiglio dei ministri ha approvato su proposta del ministero delle Imprese e del Made in Italy il piano filatelico 2024. Tante le personalità che verranno ricordate, tra cui l’ex premier

AGI – Da San Tommaso a Marconi, da Puccini alla Duse, da Gentile a Matteotti. E, per stare ai protagonisti della politica più vicini ai nostri tempi, dal ‘ministro dell’Armonià, Tatarella, al fondatore di Forza Italia, Berlusconi. Sono alcuni dei destinatari delle emissioni filateliche autorizzate oggi dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. In linguaggio tecnico, come recita il comunicato finale emesso da Palazzo Chigi, si parla di “carte-valori postali commemorative e celebrative per l’anno 2024”, il cui programma di emissione “viene elaborato dall’amministrazione sulla base delle proposte pervenute e delle rilevazioni effettuate d’ufficio”, “acquisito il parere non vincolante della Consulta per l’emissione delle carte-valori postali e la filatelia”.
E allora, seguiamo sempre la nota di Palazzo Chigi a fine Consiglio dei ministri, “fra le emissioni commemorative, i francobolli indicati nello schema di decreto sono dedicati a Guglielmo Marconi, nel 150esimo anniversario della nascita, San Tommaso d’Aquino, nel 750esimo anniversario della scomparsa, Giacomo Puccini, nel centenario della scomparsa, Giovanni Gentile, nell’80esimo anniversario della scomparsa, Giacomo Matteotti, nel centenario della scomparsa, Giuseppe Tatarella, nel 25esimo anniversario della scomparsa, Libero Grassi, nel centenario della nascita, Sante Zennaro, Alberto Manzi, nel centenario della nascita, Carlo Melograni, nel centenario della nascita, Franco Basaglia, nel centenario della nascita, Eleonora Duse, nel centenario della scomparsa, Marsilio Ficino, Silvio Berlusconi a un anno dalla scomparsa”.
“Nelle precedenti edizioni del Piano erano stati realizzati francobolli commemorativi per David Sassoli e Franco Frattini”, si ricorda ancora.
“Fra le emissioni celebrative, i francobolli indicati nello schema di decreto sono dedicati agli Accordi di Villa Madama, nel 40esimo anniversario, congiunto con lo Stato di Città del Vaticano; prima legge sui brevetti, nel 550esimo anniversario; Associazione Nazionale Bersaglieri, nel centenario; il viaggio: il giro del mondo della Nave Amerigo Vespucci e Marco Polo, nel 700esimo anniversario della scomparsa; presidenza italiana del G7; Fondazione Venezia per la ricerca della Pace, nel 25esimo anniversario, congiunto con lo Stato Città del Vaticano; Corpo della Guardia di Finanza, nel 250esimo anniversario dell’istituzione; Europa 2024”.
La gran parte dei personaggi cui sono intitolate le emissioni sono ampiamente conosciuti ai più. Forse in qualche caso è opportuno un ‘richiamino’ per ovviare alla patina che il passare del tempo deposita su alcune figure. Sante Zennaro, per esempio. Era un meccanico di biciclette, il che nel 1956 non era proprio un’occupazione rarissima ma pur sempre di quelle che servivano a sbarcare il lunario. Il 10 ottobre di quell’anno la sua strada incrocia quella dei fratelli Egidio e Arturo Santato che, armati di una bottiglia di acido muriatico e di candelotti di dinamite, sequestrarono 97 bambini e 3 maestre della scuola elementare a di Terrazzano, nel Milanese. Chiedevano un riscatto di 200 milioni di lire e, narrano le cronache, una gallina (viva) e un televisore.
Finisce che Zennaro sale con una scala a pioli e ‘irrompe’ nell’aula da una finestra mentre una maestra ruba la pistola ai malviventi e li tiene sotto tiro e le forze dell’ordine entrano dal portone. Finisce, purtroppo, che è Sante a liberare la porta dai banchi ammassati dai sequestratori e ad aprirla, ma i poliziotti aprono il fuoco e uccidono proprio lui.
Alberto Manzi probabilmente dovrebbe essere più ‘presente’ a molti. Anche in questo caso, in effetti, siamo nell’Italia della tv in bianco e nero, magari condivisa nel tinello di quelli che potevano permettersela. Era, Manzi, un maestro elementare. Anche, un maestro elementare. Per dire, scrisse un classico della letteratura per ragazzi, Orzowei, dal quale fu tratta anche una serie tv.
Ma soprattutto il nome di Alberto Manzi è legato a un’altra trasmissione tv, ‘Non è mai troppo tardi’ su quello che allora era il Programma Nazionale. Una sorta di scuola serale catodica che dal 1960, per otto anni, contribui’ non poco all’alfabetizzazione del Paese.
Carlo Melograni, invece, è un nome di grande spicco dell’architettura contemporanea, paradossalmente tale anche perché considerato ‘anti archi-star’ per usare un termine in voga ai nostri tempi.
Di Franco Basaglia, ‘padrè della legge 180, probabilmente non c’è altro da dire.
Marsilio Ficino, ecco, magari qualche cenno lo merita perché è ben possibile che non tutti abbiano perfettamente a fuoco la figura del filosofo neoplatonico rinascimentale, primo traduttore delle opere complete di Platone in latino. Siamo nel 1400, e forse basterà ricordare la sua classificazione della realtà articolata in cinque gradi di perfezione: Dio, angelo, anima, qualità, forma.
Il plauso di Forza Italia
“Il francobollo dedicato al presidente Silvio Berlusconi, che sarà emesso a un anno dalla sua scomparsa, è il giusto riconoscimento a un grande italiano che ha servito e onorato la Repubblica in tutti i ruoli che ha ricoperto: imprenditore, uomo di sport, leader politico e statista”. Ad annunciarlo sono la vicepresidente FI del Senato, Licia Ronzulli, e il deputato ‘azzurro’ Paolo Emilio Russo, nel ringraziare “la presidente Meloni e tutto il Consiglio dei ministri per avere accolto la proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e della sottosegretaria delegata Fausta Bergamotto”.
“Con questa iniziativa, di cui ci siamo fatti promotori, abbiamo dato seguito alla richiesta di moltissimi italiani”, concludono i due esponenti FI.