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Da energia a istruzione, progetti di Eni in Costa d’Avorio

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Eni è presente dal 2015 tramite la controllata Eni Côte d’Ivoire in Costa d’Avorio, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita ufficiale da domani. Nel 2021 Eni ha scoperto il giacimento di Baleine, la scoperta più grande mai realizzata nel Paese e la prima commerciale in 20 anni. Con circa 2 miliardi di barili di olio in posto e 94 miliardi di metri cubi di gas associato, Baleine consente alla Costa d’Avorio di consolidare il proprio ruolo nel mercato energetico regionale e internazionale. Baleine è entrato in produzione nell’agosto del 2023, a meno di due anni dalla scoperta, confermando l’efficacia del modello di sviluppo di Eni mirato a un time-to-market accelerato. Baleine è anche il primo sviluppo a zero emissioni nette (Scope 1 e 2) in Africa. Le emissioni di gas a effetto serra sono minimizzate utilizzando le migliori tecnologie disponibili in termini di soluzioni impiantistiche ad alta efficienza, recupero di energia di processo e riduzione e controllo delle emissioni fuggitive. Inoltre, le emissioni residue sono a loro volta compensate tramite iniziative per la conservazione delle foreste e progetti di accesso ai sistemi di cottura migliorata tramite la distribuzione di fornelli a più alta efficienza termica (progetti di Clean Cooking). In particolare, i progetti di Clean Cooking permettono di ridurre fino al 60% le emissioni associate alla combustione con importanti impatti positivi sulla salute delle donne e sulle finanze delle famiglie. Eni ha già distribuito 70.000 fornelli a oggi e prevede la distribuzione di 450.000 fornelli in 6 anni, rendendo più efficienti e sostenibili i tradizionali metodi di cottura e sostenendo l’economia locale. I fornelli, infatti, sono prodotti localmente da piccole imprese. In ambito ‘forestry’, Eni sta avviando un progetto di conservazione e ripristino di 14 foreste, per un’area totale di circa 155mila ettari, classificate in collaborazione con il ministero delle Acque e delle Foreste e il ministero dell’Ambiente e Sviluppo Sostenibile. Le attività hanno l’obiettivo di prevenire la deforestazione nelle aree individuate e preservare le foreste che sono una risorsa naturale primaria per lo stoccaggio del carbonio, in linea con il programma Redd + delle Nazioni Unite (Reducing Emissions from Deforestation and forest Degradation).
Nel Paese sono in corso ulteriori attività esplorative; a marzo 2024 il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara e l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi hanno annunciato una nuova scoperta, Calao, con risorse potenziali comprese tra 85 e 140 miliardi di metri cubi di gas in posto, insieme a circa 300 e 500 milioni di barili di petrolio e condensati. Si tratta, a oggi, della seconda scoperta più grande del Paese dopo il giacimento di Baleine.
Eni in Costa d’Avorio è impegnata, attraverso il programma agri feedstock, anche nella produzione di olio vegetale per le bio-raffinerie Eni Live ottenuta da scarti agro-industriali e forestali, come i residui della coltivazione dell’albero della gomma. Eni, attraverso un accordo con la federazione ivoriana dei produttori di gomma (FPH-CI), offre un’opportunità di reddito aggiuntivo alle 200.000 famiglie impegnate nella coltivazione e nella raccolta del lattice, valorizzandone i semi per la prima volta su scala industriale. A un anno dall’avvio, il programma ha riscosso un forte interesse sul territorio con l’adesione di oltre 120 mila agricoltori per la campagna 2024. L’intera filiera soddisfa i requisiti di tracciabilità e di sostenibilità; e l’olio vegetale è stato certificato, per la prima volta al mondo, per la produzione di biocarburanti per il settore dell’aviazione secondo lo schema di certificazione di sostenibilità ISCC-EU riconosciuto dagli standard dell’Unione europea in materia.
Eni è impegnata in numerose iniziative per rafforzare l’accesso all’istruzione, alla salute e per la diversificazione economica. Tra queste, la riqualificazione infrastrutturale di 20 scuole pubbliche primarie nella municipalità di Port-Bouët (Abidjan) e nella Regione del Sud-Comoé in collaborazione con il ministero dell’Educazione nazionale e dell’alfabetizzazione della Costa d’Avorio. Il progetto, che è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite e con il piano educativo ivoriano 2017-2025, ha un impatto sui 8.500 studenti, 2.000 genitori e circa 150 insegnanti e consulenti pedagogici. Nel 2023 le 20 scuole sono già state ristrutturate e inaugurate dal ministro dell’Educazione. Inoltre, in partnership con Iveco Group, Eni offre corsi di formazione professionalizzanti nei settori energy e automotive per 300 giovani provenienti da comunità vulnerabili.
Eni investe anche nella formazione superiore attraverso accordi con istituzioni accademiche, tra cui l’Institut National Polytechnique Félix Houphouët-Boigny, con cui sono stati avviati 2 master nei settori Upstream e Downstream per creare un ponte tra gli istituti e il mondo del lavoro. Sono inoltre in corso programmi di formazione tecnica dedicati a operatori, tecnici e quadri nel settore energetico per l’aggiornamento delle competenze.
Nell’ambito della salute, Eni si è impegnata nella ristrutturazione e nell’equipaggiamento di centri sanitari attraverso due progetti distinti. In particolare, Eni sta lavorando con il ministero della Salute a un progetto triennale che prevede l’integrazione di 13 cliniche gestite da organizzazioni no-profit nel sistema sanitario nazionale, in aggiunta alla riqualificazione delle strutture, la dotazione di attrezzature mediche e la formazione del personale, a beneficio di circa 200.000 persone vulnerabili e 400 operatori sanitari. Inoltre, Eni sta collaborando con il ministero della Salute per rafforzare 7 strutture sanitarie locali nella Regione del Sud Comoé, attraverso lavori di riabilitazione delle infrastrutture, fornitura di dispositivi medici e attività di formazione e sensibilizzazione. I lavori di riqualificazione dei primi 3 centri di salute sono in corso e il progetto beneficerà complessivamente circa 35.000 persone e 100 operatori sanitari. (AGI)
RED