AGI – Dopo mesi di trattative, tensioni e battute d’arresto, i leader del Congresso statunitense hanno annunciato un accordo in extremis sul nuovo pacchetto di stimoli per l’economia americana da 900 miliardi di dollari. Dovrebbe essere approvato in giornata insieme alla legge di spesa da 1.400 miliardi di dollari (per finanziare l’attività delle agenzie federali fino a settembre del prossimo anno) e a una misura per estendere le agevolazioni fiscali in scadenza.
Con questo nuovo piano, salgono a 4 mila miliardi i fondi stanziati in risposta alla pandemia che negli Stati Uniti ha ucciso oltre 300 mila persone. Di seguito i contenuti del provvedimento.
Il secondo round di pagamenti diretti agli americani per 166 miliardi di dollari è uno dei punti cardine del provvedimento. Gli stanziamenti arrivano fino a 600 dollari per adulto e bambino, per individui che guadagnano fino a 75 mila dollari l’anno e fino a 1.200 dollari per coppie con un reddito fino a 150 mila dollari l’anno. Tredici miliardi sono destinati agli agricoltori per pagamenti diretti, acquisti e prestiti agevolati.
Sono previsti poi aiuti per 25 miliardi per gli affitti e i pagamenti delle bollette ed una estensione della moratoria sugli sfratti fino al 31 gennaio. Gli Stati riceveranno un minimo di 200 milioni.
È previsto un ulteriore sussidio da 300 dollari a settimana per alcune categorie di disoccupati.
Altri 13 miliardi vengono destinati alla lotta alla fame, finanziando le banche per il cibo e l’accesso al Supplemental Nutrition Assistance Program dedicato agli studenti universitari.
Il Congresso dovrebbe convertire in prestito a fondo perduto il finanziamento da 10 miliardi di dollari approvato lo scorso marzo per il servizio postale Usps.
Il popolare Payment Protection Program sarà rifinanziato con 284 miliardi di dollari. Sono compresi anche gli enti no profit, giornali e tv, teatri indipendenti e istituzioni culturali. Alle società che fanno capo a esponenti delle minoranze vengono destinati altri 12 miliardi di dollari. Sono inoltre previsti sgravi fiscali per la costruzione di case destinate a famiglie a basso reddito, per chi non licenzia, per pagare i dipendenti in malattia.
È previsto uno stanziamento da 82 miliardi di dollari. Servirà anche a finanziare sistemi di riscaldamento o raffreddamento per mitigare la diffusione dei contagi. Sono inoltre previsti sgravi per i pasti, con un provvedimento denominato “3 martini” e un tetto sui costi delle spese mediche, con tariffe tutte come quelle in convenzione con la propria assicurazione sanitaria.
Al settore andranno 45 miliardi do dollari, compresi 15 miliardi per i vettori passeggeri, 2 miliardi per gli aeroporti, 1 miliardo per i contractor delle aerolinee ed 1 miliardo per la società ferroviaria Amtrak.
Per la distribuzione dei vaccini, “assicurando che siano gratuiti per tutti”, sono previsti aiuti per 30 miliardi. Altri 4 miliardi vanno invece all’alleanza internazionale per la lotta al virus.
Sette miliardi di dollari serviranno a garantire accesso ad internet ad un maggior numero di americani, compresi 3,2 miliardi per le famiglie a basso reddito e 1,9 miliardi per rimpiazzare le tecnologie di rete che pongono rischi per la sicurezza nazionale.Nella bozza finale negoziata non c’è lo scudo legale per le società se i dipendenti vengono contagiati dal virus, come richiesto dai repubblicani che in cambio hanno ottenuto più fondi per gli Stati e i governi locali. Sfumato anche il tentativo del Grand Old Party di limitare la possibilità per la Federal Reserve di concedere fondi d’emergenza alle piccole imprese e ai governi locali.
La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Donald Trump è ansioso di firmare la legge. Il presidente eletto Joe Biden ha “applaudito” il nuovo metodo di collaborazione bipartisan in Congresso.
Vedi: Cosa c'è nel nuovo pacchetto di aiuti a cittadini e aziende americani
Fonte: estero agi