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Controsanremo: zapping tra allarme lupi e televendite di plaid con gattini

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AGI – Mentre Davide Shorty apre la sezione ‘Nuove proposte’, sui talk show preserali inizia il festival parallelo dei virologi, anch’esso calibrato tra stelle consolidate e new entry. Se fosse ancora vivo, Gesualdo Bufalino avrebbe materiale per vincere un altro Campiello.

Per fortuna su Canale Italia 11 è tornato ‘Cantando Ballando’, una rassegna canora alternativa con una scenografia psichedelica degna dei programmi egiziani con le danzatrici del ventre che siete abituati a vedere sul maxischermo del vostro kebabbaro di fiducia. Il dress code è rigidissimo: giacca e cravatta bianche su camicia nera per gli uomini, minigonna inguinale per le donne.

Il buonumore che ne deriva viene subito abbattuto dalla trasmissione a tema medico di T9, che ci regala “storie di guarigione dai dolori articolari”. Si apprezza l’intento di lanciare un messaggio di speranza in questi tempi corruschi, ma si passa comunque subito a SuperNova, il cui ‘AgriSapori’ e’ ormai una sicurezza.

Tartuficultura e Bauhaus

Un amministratore locale piemontese lancia l’allarme sullo sconfinamento dei lupi a valle, mentre sullo schermo passano macabre immagini di pecore che giacciono straziate in un lago di sangue. Tiene ancora banco l’attualissimo tema della tartuficultura. L’esperto dell’Accademia Italiana del Tartufo, presenza fissa con il suo eloquio piacevolmente ottocentesco, commenta l’esplosione del fenomeno in Francia avvertendo che nulla potrà mai oscurare “la tartuficultura spontanea, sospesa tra mistero e realtà”.

Su Rai 5 c’è un interessante documentario tedesco sull’architettura Bauhaus applicata ai prefabbricati ma suscita disappunto la mancata rassicurazione sulla loro capacità di resistere a un eventuale attacco di lupi che sconfinano a valle.

Mentre sul palco dell’Ariston è il turno di Noemi, su Rete Oro è il momento di un altro controfestival, ‘MilleVoci’, che vanta la presenza di un mostro sacro come Gianni Drudi, vispo e tonico come se gli anni non fossero mai passati. Il suo ricco catalogo di doppi sensi boccacceschi sfida lo spirito del tempo con irruenza futurista. In Usa lo avrebbero già arrestato.

Troppi legumi fanno male?

Si rivolta contro il mondo moderno anche Donna Tv che, in tempi di Netflix, propone un dettagliatissimo approfondimento sulle parabole professionali di alcune delle più apprezzate star delle telenovele colombiane. Non male nemmeno il documentario di Telecampione sul fenomeno dell’abbandono scolastico tra i figli degli immigrati italiani in Svizzera negli anni ’50.

Su T9 hanno archiviato le testimonianze di rivincita contro i dolori articolari e il dibattito verte sui pro e i contro (abbastanza noti, questi ultimi) di un consumo ingente di legumi. Il programma di Alma Tv dedicato ai caseifici veneti si rivela subito uno specchietto per le allodole: cani e cavatori riconquistano presto l’inquadratura. La tartuficultura è decisamente il tema del momento. Nel frattempo sul telefono continuano ad arrivare fotomontaggi di Orietta Berti che si esibisce sul palco con gruppi naziskin.

Su Canale 84 vendono plaid in stampa digitale adornati da gattini e cagnolini. La conduttrice, per qualche motivo, ha una foresta innevata sullo sfondo. Sorprende Retesole, con un servizio davvero ben fatto sulla crisi in Myanmar.

Rai Storia si dedica invece ai misteri del bunker di Hitler. Ci si attende da un momento all’altro che dal buio dei tunnel possa sbucare Orietta Berti. Si conclude quindi con l’Extended Edition di ‘Shining’ su Italia 1 per terminare la serata in modo rassicurante. 

Source: agi


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