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Aeroporti: Giotto inedito a Fiumicino per i 50 anni di Adr

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Giotto fa scalo a Fiumicino. In occasione del cinquantesimo anniversario di Adr sono state svelate, e per la prima volta esposte al pubblico, tre vetrate il cui disegno, a seguito di confronti stilistici evidenziati da studiosi medioevalisti, è stato attribuito al maestro d’arte pittorica Giotto. I tre pannelli, di proprietà del Fec – Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno e provenienti dalla Basilica di Santa Croce a Firenze , sono stati concessi in prestito ad Adr per essere esposti nella piazza del Terminal 1 fino a settembre 2024. Le opere attribuite sono state svelate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in occasione delle celebrazioni per il cinquantenario di Adr in corso questa mattina presso l’aeroporto di Fiumicino. Le vetrate ‘Aronne Due Santi Diaconi’ raffigurano nel tondo il profeta Aronne, sacerdote per eccellenza del Vecchio Testamento, e, nei pannelli ogivali, due diaconi con il capo tonsurato, indossano la dalmatica e portano la palma del martirio. Costituivano, insieme a due altri pannelli raffiguranti un Santo Papa e un Santo Diacono (conservati nello stesso Museo dell’Opera di Santa Croce), la parte alta di una vetrata databile intorno al 1310 che, in origine, si trovava al termine della navata destra della Basilica di Santa Croce a Firenze. Le tre vetrate istoriate attribuite a Giotto, accompagnate da colonne esperienziali su cui vengono proiettate alcune delle immagini fotografiche in alta definizione di opere realizzate dal maestro, attraverso la nuova collocazione nella cornice del Molo A, potranno così essere ammirate durante il periodo espositivo da milioni di passeggeri in partenza e in arrivo per destinazioni nazionali, europee e intercontinentali. Proprio a questa volontà di immaginare e ideare l’aeroporto del futuro è dedicata ‘Dream On’, opera realizzata da Marco Lodola, tra i fondatori del movimento Nuovo Futurismo, anch’essa esposta in occasione del cinquantenario della nascita di Adr. La scultura luminosa si ispira all’opera dinamica di Umberto Boccioni “Rissa In Galleria”, dove tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido e le figure non sono mai stabili ma appaiono e scompaiono incessantemente, con l’obiettivo di evidenziare il fermento della vita. Oggi il Leonardo da Vinci si posiziona quindi come un ‘museo diffuso’, con una programmazione culturale che ha portato ad esporre presso lo scalo di Fiumicino opere d’arte di epoche diverse. Ne è stato un esempio il busto del Salvator Mundi di Giovan Lorenzo Bernini. Esposto da aprile a agosto 2923, è stato ammirato da oltre 6 milioni di visitatori. (AGI)
RMW/MRG