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Zingaretti, i progressisti italiani puntano all'asse Biden-Starmer

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AGI – “Non tutti i partiti politici europei hanno salutato la vittoria di Biden con soddisfazione: le forze democratiche progressiste e socialiste sì. Non è un caso”. Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in una lettera inviata a Repubblica. Secondo Zingaretti, “questi mesi di pandemia” ricollocano l’Europa “su una nuova frontiera, quella di un nuovo protagonismo all’insegna della rivoluzione green, della modernizzazione digitale e dell’inclusione sociale.

Finalmente ci si è accorti che alti tassi di disuguaglianza minano non solo le vite di milioni di esseri umani ma le democrazie stesse. Le teorie del pensiero unico neoliberista e del trionfo dei mercati hanno prodotto paure e solitudine e hanno dato forza a follie nazionaliste e sovraniste improntate sull’isolamento e sui muri per difendersi. Una spirale pericolosa messa in crisi proprio dalla pandemia che ha confermato quanto le risposte si trovano nella forza della collaborazione, degli investimenti della giustizia e sostenibilità ambientale e sociale”.

Tuttavia, il leader dem constata che a questa Europa “in divenire” finora “mancava un credibile interlocutore nel mondo” e in quest’ottica “Biden riapre la stagione del multilateralismo, della scelta verde, del lavoro, dell’inclusione come opzione strategica per rafforzare le democrazie in Occidente” e dunque “è importante un asse di Biden con il laburismo inglese” di Keir Starmer, “ma ancor più rispetto a un partito di opposizione e di un Paese extra Ue, è strategico tornare a rafforzare ponti con l’Europa che vogliamo costruire” ma a questo obiettivo, sostiene Zingaretti “per fortuna non arriviamo impreparati”, perché “le scelte di questi mesi, in ultimo Next Generation Eu, anche grazie all’impegno dei democratici italiani e delle forze progressiste vanno nella giusta direzione”.

Perciò, conclude Zingaretti, “l’obiettivo delle democrazie non può essere quello di tornare al tempo pre-Covid: troppe disuguaglianze, troppe ingiustizie, troppa discriminazione di genere, troppe guerre, troppo odio, troppa violenza, poco lavoro, poco rispetto del pianeta, poca innovazione in particolare digitale. Non c’era Biden, non c’era questa Europa. Quindi lì non vogliamo tornare. Insieme si può costruire qualcosa di meglio”. E lega l’impegno del Pd a costruire “un’Europa che scommette di nuovo sul rilancio dell’opzione delle democrazie come la scelta per lo sviluppo di un mondo migliore e nell’asse strategico con gli Usa”.

Vedi: Zingaretti, i progressisti italiani puntano all'asse Biden-Starmer
Fonte: politica agi


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