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Ungheria: accuse corruzione, una registrazione fa tremare Orban

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“Settimana tumultuosa a Budapest: Peter Magyar, un alto ma oscuro funzionario ungherese, è arrivato dal nulla per sconvolgere la politica del suo paese, minacciando di far cadere Viktor Orban, un tempo inattaccabile leader populista ungherese”. Lo scrve il Times, che riporta la cronaca dello scandalo che sta lambendo il governo dello stesso Orban con conseguenze che potrebbero essere preoccupanti per il leader ungherese.
La vicenda, legata a un presunto caso di corruzione, nasce da una registrazione pubblicata dallo stesso Magyar, ex marito dell’ex ministra della Giustizia Judit Varga ed ex membro di Fidesz, il partito di Orbán. Nell’audio, registrato l’anno scorso e che Magyar ha portato in tribunale e pubblicato sui social, si sente una conversazione tra Magyar e la sua ex moglie in cui la donna, ignara della registrazione, sembra ammettere un intervento da parte di membri del governo di Orban per eliminare alcune prove da documenti giudiziari per nascondere il loro coinvolgimento in un giro di corruzione. Le parole di Varga, secondo Magyar, inchioderebbero il capo di gabinetto di Orbán, Antal Rogán, 52 anni, ministro chiave del governo, responsabile della sicurezza nazionale e considerato come un potenziale erede di Orban.
Le numerose apparizioni televisive e radiofoniche di Magyar e le accuse mosse a Orban e Rogan, hanno reso lo stesso Magyar, 43 anni, una delle figure più popolari in Ungheria, con i sondaggi che gli attribuiscono un teorico 13% dei voti. L’uomo politico è “il primo membro della cerchia ristretta di Orban nel partito Fidesz a rompere pubblicamente con lui”, racconta il giornale inglese. “Fino a poche settimane fa Magyar era praticamente sconosciuto. Ora domina il dibattito e i titoli dei giornali in Ungheria, causando disagio a Orban e al governo”, ha affermato Anna Donath, eurodeputata liberale e leader dell’opposizione ungherese citata dal Times.
Un veterano conservatore ungherese, che conosce Orban da quando erano entrambi giovani dissidenti sotto il regime comunista degli anni Ottanta, ritiene che il dissenso tra le figure dominanti di Fidesz sarà ciò che porterà alla caduta del governo. (AGI)