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Ue: Letta, ultima occasione per recuperare gap Usa

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L’ex premier italiano, Enrico Letta, si presenta a Bruxelles con il suo rapporto sul Futuro del Mercato unico, fresco di stampa, in cui traccia le linee per recuperare il gap di crescita e investimenti che va pericolosamente allargandosi con gli Stati Uniti e la Cina. Domani dovrà discuterlo con i 27 capi di Stato e di Governo al Consiglio europeo straordinario e convincerli a sposare la sua linea. L’obiettivo primo è che “questo rapporto non finisca nel cassetto, il suo più grande nemico”, ha spiegato in una conferenza stampa all’Europa Building con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
“Il distacco dagli Stati Uniti, ma anche dal resto delle economie mondiali, significa che abbiamo un’ultima opportunità, un’ultima finestra che si apre e dobbiamo approfittarne”, ha spiegato Letta secondo cui potrebbe essere giustificato il gap dell’Ue con la Cina o l’India, a causa delle maggiori dimensioni, ma non lo può essere con gli Stati Uniti, che hanno la stessa dimensione ma “stanno facendo molto meglio”.
Da parte sua, Michel ha confermato che il senso di urgenza viene avvertito anche dai Ventisette. “In politica è importante avere ragione, ma è ancora più importante avere ragione al momento giusto”, ha evidenziato. “Se non investiamo e non innoviamo massicciamente, mettiamo a rischio la capacità di proteggere e sviluppare il modello di economia sociale di mercato su cui fonda il nostro modo di vivere. Penso che ci sia questa totale presa di coscienza e che questo momento sia importante”, ha affermato.
Per Letta il “punto di svolta” è l’integrazione del Mercato unico nel mercato finanziario. Ma non solo. Il Mercato interno andrebbe allargato anche a Energia, telecomunicazioni e difesa. E sono questioni – per Letta – che hanno effetti sull’immediato. Una delle proposte principali è la costruzione di “un’Unione del risparmio e degli investimenti”. Questo perché “più di 300 miliardi di euro di risparmi lasciano ogni anno l’Europa per il mercato americano perché il mercato europeo è frammentato e non abbastanza attraente”. Così le startup europee finiscono negli Usa a cercare fondi. E ancora: “E’ folle che l’80% delle armi fornite dall’Ue all’Ucraina sia stato acquistato fuori Ue”. Ma il Mercato unico deve riguardare tutti i cittadini. “Le Pmi ad esempio non ne beneficiano appieno a causa dell’eccessiva frammentazione che permette il vantaggio solo alle grandi imprese”. “L’alta velocità funziona benissimo all’interno degli Stati ma non funziona nei collegamenti tra gli Stati”. Ancora più eclatante “il disastro industriale delle telecomunicazioni” con “27 industrie diverse, cento operatori. Mentre negli Stati Uniti ce ne sono tre”, ha osservato Letta. Il suo invito “non è una politica industriale europea che sia la somma delle 27 industrie”. Letta nel suo rapporto propone aiuti di Stato a livello europeo, così come strumenti di risparmio Ue. L’intento è avere un Inflation reduction act (Ira) europeo, che non sia la copia di quello americano. “L’Europa non può e non deve cedere ad altri il suo ruolo di leader nel settore manifatturiero”, ha avvertito l’ex premier. (AGI)
RED