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Teatro: a Ferrara prima nazionale ‘Ginger & Fred’ di Guerritore

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Debutta al Teatro Comunale di Ferrara in Prima nazionale lo spettacolo di e con Monica Guerritore, Ginger & Fred. L’amara rappresentazione della volgarità della televisione e della pubblicità, che nel 1986 Federico Fellini portò sul grande schermo con Giulietta Masina e Marcello Mastroianni nei panni dei due anziani ballerini. Sabato 6 gennaio alle ore 18 è previsto l’incontro con la compagnia al Ridotto del Teatro, coordinato da Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Comunale di Ferrara. Nei panni di Ginger e Fred, Monica Guerritore e Pietro Bontempo: lo spettacolo è una produzione Teatro della Toscana, Accademia Perduta/Romagna Teatri, Società per Attori. Fanno parte del cast anche Alessandro Di Somma, Mara Gentile, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno, Valentina Morini, Claudio Vanni: scenografia Maria Grazia Iovine; costumi Walter Azzini; coreografie Alberto Canestro. La trama vede Ginger e Fred, due ex ballerini famosi un tempo, invitati a esibirsi nello show natalizio di una televisione privata. E’ la vigilia di Natale e nel piazzale deserto entra in scena un gruppo di personaggi spaesati. Chi regge la testina con la parrucca, chi la valigia con l’abito di scena, chi un cilindro da frac avvolto in carta velina, gli attrezzi del mestiere. Sullo sfondo si intravede la vetrata di un albergo e l’insegna luminosa di una discoteca anni ‘80, qualche lampadina colorata ricorda una festa che è finita. I nostri protagonisti, ospiti dello show, sono emozionati per la serata che li porterà sotto le luci dei riflettori. Quello che non sanno è che, derubricati alla voce “materiale di varia umanità”, sono necessari a mandare avanti l’ingranaggio spietato della televisione commerciale, riempiendo i buchi tra una pubblicità e l’altra. Nella notte, e poi in sala trucco, prima che il teatro stesso, pubblico compreso, diventi lo studio dello show e il Presentatore, come il Domatore di un circo, li faccia entrare come bestie ammaestrate, questa piccola umanità fatta di personaggi bizzarri e imperiosi, pavidi e coraggiosi, si imporrà intenerendo il pubblico per la realtà delle loro vite fatte di solitudine, piccole ambizioni e basse aspirazioni, menzogne e confessioni improvvise, tutto comico e tragico allo stesso tempo, nell’esaltazione di un giorno “straordinario”. (AGI)

ARI