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‘Supertruffe’ 110% da 50 mln su bonus edilizi, 16 denunciati

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A concorrere nella frode erano titolari di imprese individuali – otto di queste operative nella provincia chietina – con difficoltà economiche, ai quali venivano ceduti i crediti e, dietro la promessa di un compenso, provvedevano ad adempiere a tutte le operazioni necessarie (apertura partita Iva, consegna delle credenziali di accesso del sito dell’Agenzia delle dntrate e del conto corrente postale) finalizzate all’acquisizione delle spettanze, maturate illecitamente nei cassetti fiscali delle ditte, per monetizzarle presso le Poste italiane. La ricostruzione di tutta la filiera dei numerosi trasferimenti di crediti fittizi, operata dai militari teatini, si attesta a circa 90 milioni di euro, qualificati come ipotesi di riciclaggio e pertanto passibili del provvedimento di urgenza, convalidato dal gip di Chieti, di sequestro preventivo dei crediti fiscali ancora presenti e non monetizzati e la denuncia a piede libero, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio, a 16 indagati di cui dieci campani, cinque della provincia di Chieti e uno di nazionalità romena.
Superbonus e ‘supertruffe’. Denunciate 16 persone per indebito utilizzo di crediti d’imposta connessi al bonus facciate e al Superbonus 110%. Il Comando provinciale Chieti, nell’ambito di una operazione coordinata dalla locale procura della Repubblica, ha scoperto una truffa di circa 50 milioni di euro, realizzata da un gruppo criminale, con base in tre capoluoghi campani, finalizzata alla richiesta di crediti d’imposta relativi ai bonus sulle ristrutturazioni. Le indagini, svolte su scala nazionale dalle Fiamme gialle del Gruppo Chieti, hanno messo in luce un meccanismo di frode, collaudato nel tempo, che prevedeva l’emissione di fatture attestanti lavori mai eseguiti, maturando i relativi crediti d’imposta che questi ultimi, attraverso una serie di cessioni ed acquisti se ne tentava l’occultamento della loro origine delittuosa. (AGI)