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Scienza: macinare caffè con acqua lo rende più consistente

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La frattura e l’attrito dei chicchi di caffè durante la macinatura genera elettricità che fa sì che le particelle di caffè si aggreghino e si attacchino al macinino. Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Matter”, i chicchi di caffè con una maggiore umidità interna producono meno elettricità statica, il che significa che viene sprecato meno caffè e c’è meno da pulire alla fine della macinazione. Questo effetto può essere simulato aggiungendo una piccola quantità di acqua ai chicchi immediatamente prima di macinarli. Il team ha inoltre dimostrato che la macinatura con un getto d’acqua produce un espresso più consistente e intenso. “L’umidità, che si tratti di umidità residua all’interno del caffè tostato o di umidità esterna aggiunta durante la macinatura, è ciò che determina la quantità di carica che si forma durante la macinazione”, afferma l’autore senior Christopher Hendon, chimico computazionale dei materiali presso l’Università dell’ Oregon, USA. “L’acqua non solo riduce l’elettricità statica e quindi riduce il disordine durante la macinazione, ma può anche avere un impatto notevole sull’intensità della bevanda e, potenzialmente, sulla capacità di accedere a concentrazioni più elevate di sapori favorevoli”. Secondo i ricercatori, questi miglioramenti all’estrazione del caffè potrebbero avere enormi implicazioni economiche per l’industria del caffè, che vale 343,2 miliardi di dollari, ovvero l’1,5 per cento del prodotto interno lordo degli Stati Uniti.
“Aumentare la concentrazione del 10 per cento–15 per cento per la stessa massa di caffè secco ha enormi implicazioni in termini di risparmio di denaro e miglioramento della qualità”, afferma Hendon. I ricercatori hanno misurato la quantità di elettricità statica prodotta macinando diversi chicchi di caffè tostati commercialmente e internamente che variavano in base a fattori tra cui paese di origine, metodo di lavorazione (naturale, lavato o decaffeinato), colore della tostatura e contenuto di umidità. Hanno anche confrontato l’impatto della grossolanità della macinazione sulla quantità di elettricità prodotta. Non è stata trovata alcuna associazione tra l’elettricità statica e il paese di origine del caffè o il metodo di lavorazione, ma i ricercatori hanno trovato associazioni tra elettrificazione e contenuto di acqua, colore della tostatura e dimensione delle particelle. Veniva prodotta meno elettricità quando il caffè aveva un contenuto di umidità interna più elevato e quando il caffè veniva macinato a un livello più grossolano. Successivamente, il team ha testato se la macinazione con acqua cambiasse il modo in cui viene preparato l’espresso. Quando hanno confrontato l’espresso preparato con chicchi di caffè identici macinati con o senza un getto d’acqua, hanno scoperto che la macinatura con acqua comportava un tempo di estrazione più lungo e un infuso più forte. La macinazione con acqua ha inoltre permesso di ottenere dosi di espresso più simili da una dose all’altra, superando un grosso ostacolo per i baristi e i produttori di caffè industriali. Sebbene abbiano testato solo l’espresso, i ricercatori affermano che questi benefici si applicherebbero a molti altri metodi di preparazione. (AGI)
SCI/PGI