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Salta incontro Putin-Erdogan, “divergenze” dietro il rinvio

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Rinviata a tempo indeterminato la visita in Turchia del presidente russo Vladimir Putin, inizialmente atteso domani nella capitale turca Ankara dal collega Recep Tayyip Erdogan. Putin era atteso infatti in Turchia il 12 febbraio, ma in base a quanto trapelato da fonti turche e poi confermato dall’agenzia russa Tass, la visita del presidente russo e’ saltata a data da destinarsi. Secondo osservatori turchi, alla base del rinvio potrebbe esserci ‘una serie di divergenze’ tra Putin ed Erdogan. Un disaccordo che riguarda innanzitutto la logistica e i tempi dell’incontro. Secondo Barcin Yinanc, analista del portale indipendente T24, le delegazioni dei due leader potrebbero aver avuto “problemi di coordinamento”. Nonostante i rapporti tra i due siano rimasti buoni anche dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Erdogan ha continuato a insistere con Putin per organizzare un incontro con il presidente ucraino Volodimir Zelensky. Un’ipotesi che ha sempre trovato la porta chiusa da parte del Cremlino. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti, che cita pero’ fonti diplomatiche turche, prima della visita Erdogan avrebbe dichiarato a Putin l’intenzione di voler insistare e organizzare l’incontro con Zelensky.
L’incontro di febbraio tra il leader russo ed Erdogan era stato confermato solo una settimana fa dal ministro degli Esteri di Ankara, Hakan Fidan. Tuttavia una data ufficiale non era mai stata annunciata, anche se fughe di notizie apparse sui media turchi e internazionali avevano indicato il 12 febbraio come la data prescelta. Si sarebbe trattato del primo viaggio in un Paese Nato di Putin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, avvenuto quasi due anni fa.
Sulla data era intervenuto il portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, smentendo la circostanza che le parti avessero concordato un giorno per l’incontro. Lo stesso Peskov aveva dichiarato la settimana scorsa che la delegazione russa era al lavoro per organizzare una visita che, in questi due anni, e’ stata piu’ volte annunciata, ma non ha mai avuto luogo. Sempre secondo l’agenzia russa Ria Novosti, che cita fonti turche, la missione in Turchia di Putin potrebbe essere rinviata a una data compresa tra fine aprile e inizio maggio. “Si trattera’ di un’occasione per trattare diversi temi”, aveva detto Fidan, citando Medio Oriente, Ucraina, Siria ed energia, prima della notizia del rinvio dell’incontro.
Erdogan in questi due anni ha sempre tenuto aperto un canale di dialogo con la Russia, non ha applicato sanzioni nei confronti di Mosca, ma allo stesso tempo ha tenuto fede agli impegni Nato e mantenuto buoni rapporti con Kiev, cui ha inviato anche armi. Il recente via libera all’ingresso della Svezia nella Nato inoltre, dovrebbe dare semaforo verde del Congresso americano alla cessione di caccia da guerra F16 alla Turchia. Una circostanza che potrebbe aver infastidito il Cremlino, cosi’ come le dichiarazioni provenienti dagli Stati Uniti, che hanno rivelato l’intenzione di Washington di acquistare dalla Turchia munizioni da inviare all’esercito ucraino.
Come confermato dallo stesso Fidan solo domenica scorsa, nell’agenda dell’incontro poi saltato avrebbe avuto spazio la situazione a Gaza e la guerra in Ucraina. Alti funzionari di Russia e Turchia hanno recentemente incontrato rappresentanti dell’organizzazione palestinese Hamas, cercando di favorire la ricerca di un’intesa che porti a un cessate il fuoco nella Striscia e alla liberazione degli ostaggi israeliani.
Rispetto all’Ucraina, oltre ad insistere per un incontro tra Putin e Zelensky il leader turco aveva piu’ volte ribadito l’intenzione di mediare per riattivare il ‘corridoio del grano’, l’intesa tra Mosca e Kiev che ha permesso a cereali, fertilizzanti e generi alimentari ucraini di attraversare il Mar Nero in sicurezza tra luglio 2022 e maggio 2023. Un accordo che Mosca ha deciso di non rinnovare la scorsa estate e che Erdogan sta insistendo per far ripartire, senza pero’ alcun successo. Putin spinge inoltre da tempo per un riavvicinamento tra Erdogan e il presidente siriano Bashar el Assad. I due leader non si parlano dal 2011 e nel 2022 Mosca ha mediato in diversi incontri tra rappresentanti dei governi di Ankara e Damasco. Su questo punto pero’ il leader russo si e’ scontrato con l’intransigenza di Erdogan, che solo a parole ha aperto a una normalizzazione con il regime di Damasco, ma nei fatti continua a considerare Assad un ostacolo per il futuro della Siria.
Altro tema caldo e’ l’energia. Un ambizioso progetto per creare nel nord ovest della Turchia un hub del gas da smistare poi in Europa era stato proposto da Putin e accolto con favore da Erdogan. La Turchia si garantirebbe forniture di gas in un momento di crisi, Mosca avrebbe la possibilita’ di aggirare le sanzioni e riprendere a rifornire l’Europa convogliando il proprio gas in un serbatoio comune con il gas proveniente da altri Paesi come l’Azerbaigian. La presenza di Putin in Turchia era stata annunciata a febbraio 2022, salvo poi saltare per l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Putin ed Erdogan da allora si sono incontrati in occasione di diversi vertici internazionali e hanno avuto numerosi colloqui telefonici. Il leader turco si e’ recato l’ultima volta in Russia, ospite di Putin a Sochi a settembre 2023. Un incontro programmato dopo che una visita di Putin ad Ankara fu, anche in quel caso, annullata. (AGI)
TUY/MGM