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Ruanda: da Usa accuse per attacco a campo profughi in RD Congo

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Il Dipartimento di Stato Usa ha accusato il Ruanda di essere dietro il bombardamento di ieri su un campo per sfollati nell’est della Repubblica Democratica del Congo, affermazione smentita oggi da Kigali. Almeno nove persone sono state uccise e decine ferite nell’attacco, alla periferia di Goma, nell’est della RDC, dove le forze governative combattono il movimento ribelle M23, sostenuto dal Ruanda.
“Gli Stati Uniti condannano fermamente l’attacco odierno delle forze armate ruandesi e dell’M23 al campo per sfollati di Mugunga”, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller in un comunicato. Ha aggiunto che gli Stati Uniti sono “profondamente preoccupati per la recente avanzata” delle forze armate del Ruanda e del movimento M23 nell’est della RDC, “che ha contribuito allo sfollamento di oltre 2,5 milioni di persone”.
Il portavoce del governo della RDC, Patrick Muyaya, ha accusato ieri su X “l’esercito ruandese e i suoi sostenitori terroristi dell’M23” di essere i responsabili. Sostenuti da unità dell’esercito ruandese, i ribelli dell’M23 (per “Movimento del 23 marzo”) hanno ripreso le armi alla fine del 2021, dopo diversi anni di inattività, e si sono impadroniti di ampie porzioni di territorio nel Nord Kivu, arrivando a circondare quasi interamente Goma.
La portavoce del governo ruandese Yolande Makolo ha respinto le accuse americane definendole “ridicole” e “assurde”, in un post su X. “Come si arriva a questa assurda conclusione? L’RDF (forze armate ruandesi), un esercito professionale, non attaccherebbe mai un campo di sfollati”, ha detto. “Guardate alle FDLR e al Wazalendo, che sono senza legge e sostenuti dalle FARDC (forze armate congolesi), per questo tipo di atrocità”, ha aggiunto.
Le FDLR (Forces démocratiques pour la libération du Rwanda) sono un gruppo armato creato dagli ex leader hutu del genocidio tutsi in Ruanda nel 1994, la cui presenza nell’est della RDC negli ultimi 30 anni è stata denunciata da Kigali. L’origine dei bombardamenti di ieri non è stata chiaramente stabilita. (AGI)
RED