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Proprietari a basso reddito, al via le istanze per il contributo

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Al via oggi le richieste per il contributo a fondo perduto sugli interventi edilizi detraibili al 90% e relativi ad abitazioni principali e pertinenze. Un contributo riservato ai proprietari con un basso reddito familiare, cioè fino a 15mila euro, per coprire quel 10% residuo di spese non agevolate.

L’erogazione – prevista dal decreto Aiuti-quater (Dl 176/22, articolo 9, comma 3) – riguarda i costi sostenuti dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest’anno: data in cui si chiuderà anche la finestra per fare domanda. Ma il provvedimento delle Entrate emesso due settimane fa per definire termini e modalità di invio si rivolge, di fatto, a una platea ridotta. La dote è di soli 20 milioni di euro e il contributo sarà riproporzionato al ribasso in caso di richieste superiori allo stanziamento.

Il fondo tenta di mettere una toppa a un problema che si è posto l’anno scorso, quando si è deciso di ridurre al 90% il superbonus per il 2023. Ma nasconde una questione più profonda. Superata l’ubriacatura da superbonus, è diventato chiaro che lo Stato non può permettersi di finanziare interamente i lavori di riqualificazione dei privati, nemmeno tramite il meccanismo della cessione del credito (che prima o poi si scarica sull’Erario sotto forma di minori imposte incassate). E tuttavia, se nel 2024 si tornerà a un sistema di agevolazioni simile a quello che c’era prima del decreto Rilancio del 2020 – senza cessione del credito e con agevolazioni del 50-65% – sappiamo già quale sarà l’esito: lavori eseguiti solo dai contribuenti con reddito medio-alto e quasi mai in condominio. Con l’aggravante che il boom del regime forfettario (ormai oltre i 2 milioni di aderenti) ha ulteriormente ridotto la platea di chi ha un’Irpef capiente.

I prossimi interventi normativi dovranno trovare un equilibrio tra le esigenze di contenimento della spesa pubblica e la necessità di incentivare i lavori anche nelle abitazioni di coloro che non possono sfruttare la detrazione in dichiarazione

Fonte: IL SOLE 24 ORE