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Parigi 2024: Coni verso la decisione alfiere Italia ai Giochi

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A poco più di tre mesi dalla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi, in occasione della prossima giunta nazionale del Coni che si terrà mercoledì 17 alle ore 12 nel nuovo palazzetto polifunzionale presso il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ di Roma, tratterà il tema dell’alfiere, o degli alfieri, dell’Italia Team alla cerimonia d’apertura dei Giochi in programma il 26 luglio. Il 22 aprile potrebbe essere il giorno dell’annuncio anche perché è indetto il Consiglio nazionale. Andare a metà maggio potrebbe diventare tardi anche perché c’è da programmare l’agenda sportiva di quell’atleta e soprattutto il sempre solenne ricevimento al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come noto, il portabandiera può essere cambiato fino a poche ore dalla cerimonia. Il grande punto interrogativo è legato al fatto se il Coni deciderà di ‘trascurare’ la regola non scritta, ovvero quella che l’alfiere azzurro deve essere assolutamente uno dei campioni olimpici ancora in attività. Tutto questo nasce dalla popolarità, dal ‘furor di popolo’ e dai risultati sportivi ottenuti nell’ultimo semestre dal campionissimo del tennis, Jannik Sinner diventato numero 2 al mondo dopo essere stato finalista alle Atp Finals di Torino, quindi trascinatore dell’Italia in Coppa del Davis e vincitore degli Australian Open. Sinner non ha mai preso parte a rassegne olimpiche e, ad oggi, è difficile vederlo designarlo già per la cerimonia di chiusura.Il ruolo di alfiere alla cerimonia di chiusura spetta, di prassi, ad un atleta che si è messo in evidenza in quella edizione dei Giochi. Dall’edizione di Tokyo 2020 disputata nel 2021 causa la pandemia di coronavirus, il Comitato Olimpico Internazionale prevede il doppio portabandiera, un uomo e una donna. Per l’Italia a Tokyo sfilarono col tricolore Elia Viviani e Jessica Rossi, rispettivamente oro a Rio 2016 nell’omnium del ciclismo su pista e oro a Londra 2012 (due edizioni precedenti) nello skeet del tiro a volo. Se si guardano le edizioni antecedenti a quelle di Tokyo, papabili sono Diana Bacosi, oro nel tiro a volo a Rio, e ancora di più il nuotatore Gregorio Paltrinieri che si porta dietro da otto anni l’oro a cinque cerchi dei 1500 stile libero e una miriade di ottime prestazioni mondiali. Ci sono diverse opzioni anche per il doppio alfiere che può essere di due sport diversi. A Parigi potrebbe esserci la prima di sempre per la federazione vela con Caterina Banti e Ruggero Tita, a Tokyo oro nel Nacra17. Uomo-donna potrebbe essere la coppia delle meraviglie della marcia, Massimo Stano e Antonella Palmisano che ai Giochi parigini gareggeranno assieme nella nuova gara mista di marcia. L’atletica leggera potrebbe scegliere uno tra Marcell Jacobs, oro dei 100 metri, e Gianmarco Tamberi con quest’ultimo che oltre all’oro a cinque cerchi vanta il titolo mondiale conquistato lo scorso anno a Budapest. L’atletica leggera ha già avuto sei alfieri. Nella lista ci sono anche Vito Dell’Aquila (taekwondo), Federica Cesarini e Valentina Rodini del canottaggio (solo una potrà eventualmente sfilare) oppure uno dei quattro moschettieri dell’inseguimento a squadre del ciclopista guidati da Filippo Ganna. Non potrà esserci Luigi Busà perché il karate dopo l’apparizione olimpica a Tokyo non è inserito nel programma di Parigi.