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Nigeria: Onu denuncia detenzione “arbitraria” presidente Bazoum

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L’Onu ha denunciato la detenzione “arbitraria” di Mohamed Bazoum, presidente nigerino rovesciato da un colpo di stato militare nel luglio 2023, e di sua moglie. I suoi avvocati chiedono ancora una volta la sua liberazione.
“Le privazioni della libertà di Mohamed Bazoum e Hadiza Bazoum sono arbitrarie”, ha detto il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite.
L’organismo, che dipende dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, aggiunge che “la misura appropriata sarebbe quella di rilasciare immediatamente i coniugi Bazoum e di concedere loro il diritto di ottenere un risarcimento”.
Mohamed Bazoum è stato rovesciato il 26 luglio 2023 dal generale Abdourahamane Tiani, capo della sua guardia presidenziale. Da allora è stato sequestrato con sua moglie Hadiza nella sua residenza presidenziale a Niamey, a condizioni rigorose.
“Il presidente Bazoum e sua moglie sono privati di qualsiasi contatto con il mondo esterno, compresa la loro famiglia, i loro amici e persino i loro avvocati, dopo la confisca del suo telefono nell’ottobre 2023. Solo un medico può visitarli per portare loro cibo e medicine”, ha detto il gruppo dei suoi avvocati. Reed Brody, un membro del collettivo di lavoro Onu ha affermato che “le Nazioni Unite hanno respinto le spiegazioni traballanti del Niger e hanno confermato ciò che il mondo già sa, ovvero che il presidente Bazoum è stato rinchiuso in modo crudele e illegale”. Interpellato dalle Nazioni Unite, il regime militare nigerino ha risposto di aver accusato Bazoum di aver scambiato al telefono con “forze oscurantiste nemiche del Niger per ordinare un attacco con l’aiuto di potenze straniere”, atti questi “assimilati a complotti e attacchi contro la sicurezza dello Stato e intelligence con potenze straniere”. Nel suo parere, invece, l’Onu sottolinea che il regime di Niamey “non ha fornito alcuna spiegazione che giustifichi la durata del loro detenzione, nonché l’assenza di un processo davanti ai tribunali nigerini competenti”. A giugno, il tribunale statale del Niger, creato dal regime militare, ha revocato la sua immunità presidenziale, aprendo la strada a un possibile processo. Da allora non è stata fissata alcuna data. Nel dicembre 2023, la Corte di giustizia della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) ha ordinato il rilascio di Bazoum, ma la richiesta è rimasta inascoltata e da allora il Niger ha lasciato l’organizzazione. Bazoum, eletto nel 2021, non si è mai dimesso e rivendica ancora di essere il presidente del Niger. (AGI)