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“Cara” scuola… quanto mi costi?

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Con l’inizio del nuovo anno scolastico, è in arrivo una “stangata” per le famiglie italiane: rincaro di libri, quaderni e zaini, superiore al 7,3%!

E quando i figli sono due o più, cosa succede?

 

Anna La Mattina

 

In Italia, la scuola dell’obbligo va dalla primaria alla secondaria di secondo grado: per intenderci dalle scuole elementari fino al triennio della scuola superiore, dopo, fino al compimento dei 18 anni, vi è il cosiddetto “obbligo formativo”, che prevede la frequenza fino al diploma. E la cosa non dispiace per nulla…anzi!

Ciò che dispiace, invece, è che all’obbligo scolastico in generale, non corrispondono sistematici e ordinati interventi economici, a favore delle famiglie, oggi sempre più in difficoltà… anche quelle di impiegati del “ceto medio”. Figuriamoci, quando in famiglia ci sono più di un figlio in età scolare: comprare dei libri e del corredo scolastico diventa praticamente impossibile.

Secondo il report dell’Associazione Consumerismo No Profit, il rincaro registrato sui libri di testo è dell’1,5%, e ciò sarebbe in linea con il tasso di inflazione programmata del Ministero dell’economia e delle finanze.

Un aumento contenuto, ma non indifferente, visto che i libri hanno un costo non indifferente, a maggior ragione, come abbiano detto, in presenza di più figli che vanno a scuola, nello stesso nucleo familiare.

Vediamo adesso, nel dettaglio, quanto costa il “corredo” scolastico, non meno importante dei libri, perché complementare a questi: quaderni, penne, matite, gomme, diari, fogli, carpette, colla, evidenziatori, bianchetto per cancellare, squadre, compasso, album da disegno, quaderni per la musica…e quant’altro…

La spesa complessiva prevista per i libri di uno studente delle scuole medie è di 400 euro se nuovi e di 200 se si sceglie di acquistare volumi usati. Per le scuole superiori si arriva a 450 euro di spesa, per l’acquisto di libri di testo nuovi.

Una vera e propria stangata quella che riguarda gli articoli cartacei. Quaderni, quadernoni, diari e album da disegno, rispetto allo scorso anno, risentono del caro bollette, toccando un aumento del 7,3%.

Rincari alle stelle anche per gli altri articoli di cartoleria e materiali da disegno, come matite evidenziatori, penne, matite, che segnano un rialzo del 6,5% (fonte ISTAT).

Possiamo davvero chiamare questa “scuola dell’obbligo”? a me sembra che non lo sia, visto che nessuno si fa carico delle spese, almeno quelle essenziali, non certo il superfluo, ovviamente.

Sono tempi duri: raramente gli studenti portano a scuola libri e i quaderni, tranne rare eccezioni, fenomeno che si osserva soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali.

I singoli istituti mettono a disposizione dei fondi residui, per comprare qualche libro da offrire agli studenti meno abbienti, su base ISEE; tuttavia, ci si rende conto che questi interventi non bastano, perché i “bisognosi” oggi sono davvero tanti… e questo grazie alla contingenza sociopolitica che stiamo vivendo, come Paese, in un mondo globalizzato, in guerra permanente; ma questo non sembra importare un granché: lo Stato sembra lontano miglia, dalle reali esigenze dei suoi cittadini.

Basta la parola “diritto allo studio” e poi…  il nulla di fatto.