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Mar Cinese: Pechino critica vertice Usa-Filippine-Giappone

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Il governo cinese ha convocato l’ambasciatore filippino e il ministro consigliere dell’ambasciata giapponese per protestare contro la dichiarazione congiunta firmata da Stati Uniti, Giappone e Filippine dopo il vertice.7Secondo fonti ufficiali, il direttore generale del dipartimento asiatico del ministero degli Esteri cinese, Liu Jinsong, è stato incaricato di trasmettere il disagio di Pechino al numero due dell’ambasciata giapponese, Akira Yokochi, al quale ha commentato con fermezza “gli eventi negativi in ​​Giappone legati alla Cina durante i recenti colloqui dei leader USA-Giappone a Washington”.Liu, secondo un comunicato del ministero degli Esteri cinese, ha espresso al diplomatico giapponese “serie preoccupazioni e forte insoddisfazione”.
Il rappresentante cinese ha ricevuto anche il capo della missione filippina a Pechino, Jaime Flor Cruz, al quale ha rivolto una denuncia “solenne” “per le parole e gli atti negativi nei confronti della Cina” del suo Paese durante l’incontro nella capitale degli Stati Uniti.Al momento non è stato reso noto se ha convocato o intende convocare anche l’ambasciatore degli Stati Uniti in Cina, Nicholas Burns.Oltre a convocare i diplomatici, il ministero degli Esteri ha espresso oggi attraverso il suo portavoce Mao Ning la sua “ferma opposizione” alla dichiarazione trilaterale e ha accusato i Paesi firmatari di “deviarsi dai fatti” e di “accusare maliziosamente la Cina”.Il vertice tra Stati Uniti, Giappone e Filippine è servito a formalizzare un’alleanza tra le tre parti, annunciando una maggiore cooperazione in materia di tecnologia, infrastrutture e sicurezza marittima, di fronte alla crescente presenza della Cina nell’Indo-Pacifico.