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Il Consiglio dei Ministri approva le misure per contenere le spese, ma l’ambito di intervento si restringe.

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Il Superbonus straordinario potrebbe evolversi in una modalità selettiva o su misura, delineando con maggior precisione l’impegno di rifinitura che si è svolto nell’arco della giornata di ieri. Nell’incessante saga del superbonus, l’ultima novità che si è delineata nelle ultime ore potrebbe finalmente sbloccare un impasse politico protrattosi per settimane. Si tratta di un’affinazione (economica) della proposta presentata da uno degli espositori della manovra al Senato, Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia). Invece di procedere con un Superbonus straordinario alla fine dell’anno per tutte le spese, questa opzione sarebbe concessa solo per determinate tipologie di interventi considerati particolarmente meritevoli.

 

Scenario di ipotesi

Tuttavia, l’utilizzo dei condizionali è inevitabile. Infatti, se nel preconsiglio svoltosi ieri pomeriggio ci si attendeva una prima bozza del nuovo decreto di contenimento delle spese, la realtà ha preso una piega molto diversa. L’articolo, infatti, non è ancora stato definito nei dettagli. Al momento, sono state elaborate soltanto una serie di norme, e sarà direttamente il Consiglio dei Ministri a prendere decisioni in merito.

 

La possibilità di un decreto su misura

Ancora nella serata di ieri, la sottosegretaria all’Economia, Lucia Albano, ha sintetizzato la situazione in questo modo: “Una delle opzioni che stiamo considerando è quella del decreto salva-spese. Vedremo domani in Consiglio dei Ministri. Tuttavia, ci sono diverse alternative per il superbonus. Tutte sono situazioni aperte. Ora, il ministro Giorgetti valuterà la sua posizione.” Un decreto su misura, come conferma la sottosegretaria, è l’opzione più probabile, anche se non del tutto certa: “Anche in questo caso, gli uffici stanno esaminando quale sia la soluzione migliore.”