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I frigoriferi solidali di Re Carlo e il cibo per gli «amici» di Felix

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Il sovrano sostiene un progetto per il recupero degli alimenti. Parla la ceo Charlotte Hill In salvo 2.780 tonnellate all’anno per 6,5 milioni di pasti distribuiti ai poveri L’idea nata dal padre di un ragazzo morto di meningite a 14 anni: «Era sensibile

Di Enrica Roddolo

Freezer Acquistati dal Prince of Wales Trust e da Felix. Primo investimento: 1milione di sterline
Nei magazzini di Poplar, a Est di Londra, cuore operativo di The Felix Project – la più grande charity del cibo a Londra – si recupera il cibo altrimenti sprecato nella metropoli sul Tamigi: 2.780 tonnellate di cibo portate in salvo qui ogni anno, per 6,5 milioni di pasti. «Good Food for Good Causes», buon cibo per buone cause è lo slogan del progetto nato da una tragedia: la morte del giovane Felix per meningite nel 2014. Il padre, Justin Byam Shaw che ha voluto la charity, spiega che «Felix, 14 anni, era pieno di compassione e mi ricordai dopo la sua morte che a un torneo di calcio era rimasto sconvolto dallo scoprire che molti dei bambini della squadra avversaria non avevano da mangiare». Così è nato The Felix Project. «Salviamo cibo che altrimenti andrebbe buttato da 539 fornitori, supermarket, fattorie, ristoranti e lo smistiamo a mille charities e scuole», racconta il Ceo Charlotte Hill. A lei il sindaco di Londra, Sadiq Khan ha dato fiducia per un grande piano di aiuto alimentare ai bambini con famiglie a basso reddito, e a rischio malnutrizione nei momenti di vacanza scolastica.
Così dalle vetrine scintillanti di Fortnum & Mason e Harrods, o dagli scaffali di M&S, Waitrose, Sainsbury’s i cibi vengono salvati per aiutare famiglie e bambini in difficoltà. «E la firma del giovane Felix è il nostro logo e il nostro faro, e noi orgogliosamente lo spendiamo ogni giorno nel nostro lavoro da volontari. E mi fa piacere che sia stato un ragazzo, ad avere questa intuizione: sono i giovani gli ambasciatori del cambiamento».
Secondo The Felix Project, 4,7 milioni di adulti nel Regno Unito faticano ogni giorno a mettere in tavola qualcosa, mentre l’industria del cibo britannica genera ogni anno 3 milioni di tonnellate di cibo in surplus, destinato alla discarica. Non è dunque casuale che re Carlo, che dell’aiuto a charities e comunità fragili ha fatto il suo mantra abbia scelto di partire proprio da qui. Dai confini della City dove si raccolgono ortaggi e si cucinano cibi. «Non siamo tecnicamente una food bank, salviamo il cibo per ridistribuirlo poi a moltissime charities, alcune sono food bank altre sono case accoglienza per senzatetto o rifugiati. Ma c’era il problema in momenti di grandi quantità di cibo recuperato come a Natale o nelle feste, di preservarlo. Così re Carlo ha regalato a Felix frigoriferi e freezer per congelare e conservare i cibi recuperati: acquistati dal Prince of Wales Trust fondato dal Re nel 1979 e da The Felix Project. E il milione di sterline del primo investimento per i frigoriferi e i freezer include una importante donazione personale da parte del Re. Ero con lui quando ha inaugurato il primo frigorifero», dice Hill, un passato a Whitehall dove ha lavorato con Harriet Harman la parlamentare laburista britannica nei governi Blair e Brown poi diventata Leader della House of Commons. Hill è stata anche Ceo di UK Youth e ha lanciato il progetto Step Up To serve e la #iwill campaign. Da una vita insomma lavora con il nuovo Re sul volontariato. E spiega: «Carlo è guidato da due grandi sensibilità: environmental, circular economy, e la seconda è la passione per il volontariato nelle nostre comunità».
Lo sa che Milano è stata
premiata alla prima edizione dell’Earthshot Prize del principe William per il suo piano di recupero di cibo? «Certo, un bellissimo progetto, e sarei curiosa di confrontarmi su questi temi con Milano. E quanto agli Earthshot Prize, vanno nella stessa direzione di una sostenibilità globale».
Sostenibilità
E come spiega la scelta del Re di aiutare proprio The Felix Project? «Sua Maestà è stato sempre un fortissimo supporter dei temi sostenibili e dell’ambiente e della circolarità dell’economia, dell’idea di riusare, riciclare, ridistribuire, non sprecare… ed era chiaro da anni che volesse seguire questa linea di condotta come proprietario terriero, come sta facendo con il ducato di Cornovaglia, ma che cercasse anche una charity per sostenere questa sua idea. Così credo sia nata l’idea dei frigoriferi, gli avevamo detto che per esempio quando abbiamo il surplus di cibo a Natale era difficile salvare dallo spreco i cibi. Così un centinaio di elettrodomestici ad oggi sono già stati installati e non solo a Londra. Ma è solo l’inizio un enorme progetto, che abbraccerà tutto il Regno Unito».
The big Help Out, la giornata che ha concluso i festeggiamenti per l’incoronazione durante la quale tutti i sudditi sono stati invitati a fare volontariato dando vita ad un happening della solidarietà che ha coinvolto 6,5 milioni di persone, diverrà un momento ogni anno dedicato al volontariato? «È stato lanciato in effetti un Thank You Day nazionale, in calendario il 2 luglio».

Fonte: Corriere