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Giro d’Italia: trionfa Pogacar, ultima volata a Roma a Merlier

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Chiamarlo unicamente dominio può essere riduttivo. Tadej Pogacar ha stravinto, ha stracciato la concorrenza dal giorno due prendendosi la maglia rosa ad Oropa e non mollandola praticamente più. Sei vittorie, sei capolavori in cui si è limitato a fare soltanto ciò che sa fare meglio: vincere. Il fuoriclasse sloveno dell’Uae Team Emirates ha dato spettacolo incantando il pubblico, attaccando anche quando non era necessario, facendo saltare calcoli e numeri quando tutti si aspettavano una reazione da parte delle squadre avversarie. I risultati si sono visti nella classifica generale, con distacchi abissali che a molti hanno ricordato quelli del primo Cannibale, Eddy Merckx. Il secondo, invece, s’impone sugli altri con la consapevolezza di chi può vincere tutto. Col sorriso, ma senza lasciare nulla per strada, nemmeno le briciole. Nel dominio assoluto il capitano della Uae è riuscito a strappare anche la maglia azzurra di miglior scalatore, sulle spalle del secondo della speciale graduatoria, ovvero Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).
Il Giro 107 ha dato però segnali incoraggianti nei confronti del ciclismo italiano: il re degli sprint Jonathan Milan (Lidl-Trek) ha vinto tre volate aggiudicandosi la maglia ciclamino, Antonio Tiberi (Bahrain Victorius) – al di là delle difficoltà nelle prime salite sulle Alpi – è risultato il miglior giovane con 1’42” di vantaggio su Arensman. L’ultima tappa nella storica cornice di Roma ha comunque ribadito ciò che si era visto nelle venti tappe precedenti, dopo la solita passerella iniziale, con i soliti sorrisi di rito da ultimo giorno di scuola, il gruppo è arrivato compatto dopo 125 chilometri: giornata sfortunata per lo stesso Milan, fermatosi a circa dieci dal traguardo per un guasto meccanico.
Il velocista della Lidl-Trek è riuscito a risalire grazie all’ausilio dei compagni di squadra, ma nei cinquanta metri finali è mancata la gamba per far male a Tim Merlier (Soudal Quick-Step). Il belga ha conquistato la sua terza vittoria pareggiando i conti proprio col friulano e anticipando l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), ancora una volta terzo.
“I sogni si realizzano, sono super felice di questa vittoria – ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport Tadej Pogacar – Spero che questo sogno non finisca. Obiettivi? Questo è il primo della stagione. Adesso ci sarà un pochino di riposo per poi ripartire. Tornare a vincere la classifica generale a un grande giro è importantissimo? Sì, vincere qualsiasi gara di ciclismo vuol dire tanto, è davvero incredibile”. I paragoni con un gigante del passato vengono ancora ritenuti scomodi dai più, ma un paio di record sono stati già eguagliati: dal 1973 soltanto due corridori sono riusciti a vincere sei tappe e classifica finale. Uno è lo sloveno, l’altro è stato Eddy Merckx. (AGI)
REDTPA