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Diritti umani, oggi assemblea Consiglio Europa da Mattarella

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Con quali strategie e strumenti affermare i diritti umani nella risoluzione dei conflitti’ è il tema del Convegno promosso a Roma, oggi lunedì 4 dicembre, dal Monitoring Committee dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il Monitoring Committee ha come compito il monitoraggio costante sullo stato di attuazione e osservanza nei 46 Paesi del continente europeo degli standard in materia di diritti umani e civili, stato di diritto, regole democratiche, tutela delle minoranze, indipendenza della magistratura, libertà dei media.
La riunione, che si svolgerà alla Aula dei Gruppi della Camera dei Deputati, sarà aperta alle 9 dagli interventi del ministro degli Esteri, Antonio Tajani e del presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Tini Kox. Seguiranno relazioni della Presidente della Commissione giuridica di Venezia Claire Bazy Malaurie; del giudice italiano della Corte europea per i diritti umani Raffaele Sabato; della Presidente della Commissione Esteri del Senato Stefania Craxi; della Presidente del Comitato Diritti Umani della Camera dei Deputati Laura Boldrini; e di Mario Giro della Comunità di Sant’Egidio. A seguire interverranno parlamentari dei 46 paesi del Consiglio d’Europa unitamente a giuristi, esperti, dirigenti di Ong e Enti internazionalisti, rappresentanti diplomatici. Nel pomeriggio il Monitoring Committee sarà ricevuto in audizione al Quirinale dal Presidente Mattarella.
“I conflitti che scuotono il mondo – sottolinea Piero Fassino, presidente del Monitoring Committee – sono segnati da tremende violenze individuali e collettive. E l’orrore di Srebrenica è tornato a manifestarsi a Bucha e nei kibbutz ebraici. E ogni guerra, come nel Caucaso e a Gaza , infligge sofferenze e lutti a popolazioni inermi, spogliandole di diritti e umanità. Peraltro anche nelle società democratiche si manifestano spesso violazioni di diritti essenziali per la vita delle persone. Battersi per riaffermare il rispetto e la tutela dei diritti è dunque una assoluta priorità. Il Consiglio d’Europa, nato all’indomani della seconda guerra mondiale per riconciliare popoli che si erano aspramente combattuti, persegue questo obiettivo e l’incontro di Roma sarà un momento importante per definirne strategie e strumenti”.