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Criptovalute confiscate, prima conversione in euro

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La Sezione criptovalute del Comando carabinieri antifalsificazione monetaria ha completato con successo la prima operazione di conversione in euro di beni confiscati in monete digitali. Attività conseguente al sequestro di bitcoin e monero, per un controvalore di circa 11.000 euro, avvenuto a gennaio 2023, quando la prima Sezione operativa di Roma e la Sezione criptovalute eseguirono otto misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, tutti residenti a Napoli e sospettati di appartenere a un gruppo criminale dedito alla contraffazione valutaria.
Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli e condotte con la collaborazione di Eurojust ed Europol, fanno parte di un più ampio contesto investigativo mirato a smantellare una rete di distribuzione di banconote contraffatte attraverso il darkweb, canali Telegram e il trasferimento di criptovalute come bitcoin e monero su wallet dedicati. Nel corso delle operazioni le criptovalute sequestrate erano state trasferite dalla Sezione criptovalute su portafogli dedicati, attraverso l’uso di tecniche e software sviluppati direttamente dal Reparto specializzato dell’Arma che consentono la creazione dei wallet garantendo, oltre a una elevata sicurezza, anche una gestione particolare delle chiavi private. L’approccio utilizzato assicura che nessun singolo operatore possieda la conoscenza completa della chiave privata, eliminando così un punto critico di vulnerabilità e aumentando significativamente la protezione contro gli attacchi informatici. Le criptovalute sequestrate sono state confiscate dall’autorità giudiziaria di Napoli che ha disposto la conversione e il trasferimento al Fondo unico di giustizia. E i carabinieri della Sezione criptovalute assieme al personale dell’Exchange italiano Young Platform hanno provveduto al trasferimento e cambio in euro per il successivo deposito al Fondo unico di giustizia delle somme confiscate. “La peculiarità di questa operazione – spiega il Comando generale – non risiede solo nel suo successo e nella sua natura pionieristica, ma anche nel modo in cui dimostra l’efficacia dell’Arma nello svolgere operazioni altamente specializzate anche con le nuove tecnologie finanziarie”. (AGI)
RED