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Di Augusto Lucchese

Mentre nell’’ambito delle varie Chiese, un po’ dappertutto, si svolgono i riti della Settimana Santa e della Santa Pasqua, un preoccupato pensiero assale chi ancora spera che il Mondo possa alfine godere di una autentica “santa pace”.

Verrebbe voglia di promuovere, quindi, una sorta di protesta di massa per controbattere i molti satanici “despota”, i novelli “tiranni” del momento, siano essi orientali o occidentali, americani o europei, asiatici o africani, talvolta paludati da pseudo “democratici” ma di fatto aguzzini dei popoli, magari inasprendo le tante disfunzioni apportate dalla incontrollata violenza umana.

Il Pianeta Terra e i suoi abitanti (buoni o cattivi che siano) corrono il rischio di precipitare in un disastroso baratro esistenziale, foriero di miseria, morte e sofferenze, a parte i numerosi conflitti armati già presenti in quelle zone ove i deviati governanti locali presumono di affidare le loro nefaste brame all’uso cruento delle armi, peraltro parecchio più micidiali e devastanti che in passato.

E’ presumibile, in ogni caso, che la citata generalizzata protesta popolare non verrebbe condivisa dai novelli Barabba della ladresca galassia affaristica e speculativa che domina gran parte dei cinque continenti.

Essa, inoltre, difficilmente sarebbe approvata o sostenuta dai vari Erodi istituzionali che furbescamente soffiano sul fuoco, oltre che dai loro “pro-consoli” (anche in divisa) che seguitano ad essere dediti a seminare confusione e zizzania, perseguendo il losco tentativo di distrarre la gente dalle malefatte del sistema, palese o occulto che sia.

I farisei di parecchi templi pseudo religiosi, non sembrano disposti, neppure loro, a smetterla di sproloquiare, plagiando il volgo e sperando di far dimenticare antiche e più o meno conosciute eterodossie, a prescindere da talune imbarazzanti e controverse vicende passate e presenti.

Il riproporre e il ricordare ogni anno, più o meno contritamente, specie in occasione del Venerdì Santo, il profondo significato della “passione” del Cristo, non sembra incentivare un sostanziale cambiamento di rotta.

In tale contesto, il Martire del Golgota, Gesù, difficilmente potrà apportare pace e più miti sentimenti, pur se non è sicuro che Egli abbia tanta voglia di “risorgere” fra la gente di oggi per cercare di redimere questo generalizzato mondo di pazzi, nell’ambito del quale, l’ ex “homo sapiens”, smartphone in mano, ha abbondantemente dimostrato di essere difficilmente recuperabile, avviato com’è verso un latente autolesionismo.

Tuttavia non guasta rivolgere un augurio di Buona Pasqua agli “uomini di buona volontà” che onestamente ancora nutrono la speranza di un Mondo migliore. Non guasta, altresì, esternare l’auspicio che al più presto si possa giungere a vivere quella serena quotidianità oggi turbata da ansie d’ogni tipo e natura, da aspettative deluse.