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31 agosto 1888. Jack lo squartatore fa la prima vittima

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di Gianni De Iuliis

Jack lo squartatore (Jack the ripper in inglese) è l’appellativo dato a uno sconosciuto assassino seriale che agì tra l’estate e l’autunno del 1888 nel degradato quartiere londinese di Whitechapel e nei distretti adiacenti.

Il nome è tratto dalla firma in calce del serial killer in una lettera pubblicata nel periodo delle uccisioni e indirizzata alla Central News Agency da un soggetto anonimo, che asseriva di essere l’assassino.

A Jack lo squartatore sono state attribuite ufficialmente cinque vittime. Il ritrovamento della sua prima uccisione accertata risale al 31 agosto 1888, ad esserne vittima fu la malcapitata Mary Ann Nicholls, con orrende mutilazioni corporali e quasi decapitata. Il suo modus operandi prevedeva esclusivamente vittime femminili, scelte tra le prostitute della zona di Whitechapel. Le vittime venivano assassinate tramite sgozzamento. Successivamente l’assassino infieriva sui loro corpi mutilandoli e asportandone organi interni.

Il dottor Thomas Bond cercò di redigere un profilo della personalità criminale di Jack lo squartatore. Attribuì natura sessuale agli omicidi, pur senza violenza sessuale, associata a elementi collerici e di apparente misoginia. La profilazione evidenziava come gli omicidi fossero stati commessi da un solo individuo maschio fisicamente prestante, audace e imperturbabile al tempo stesso. Lo sconosciuto sarebbe apparso innocuo, forse un uomo di mezza età e ben vestito. Ipotizzò anche che il soggetto soffrisse di una condizione chiamata satiriasi, una devianza sessuale oggi identificata come ipersessualità o promiscuità, ma che non possedesse alcuna conoscenza anatomica: non poteva dunque essere un chirurgo né, per esempio, un macellaio, in quanto non vi era precisione nei tagli.

Ancora oggi l’identità dell’assassino di Whitechapel rimane avvolta nel mistero.