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30 anni di Internazionale, edizione speciale festival Ferrara

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Torna Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato da Internazionale e dal Comune di Ferrara, con un’edizione speciale per celebrare i 30 anni del magazine diretto da Giovanni De Mauro.
Trenta parole per 30 anni di notizie da tutto il mondo, questo il nuovo format pensato per l’occasione. Tre giornate di eventi, dal 29 settembre al 1 ottobre, con 170 ospiti da 25 paesi, per 180 ore di programmazione, 115 incontri, 12 workshop e 6 documentari. Saranno le parole che hanno attraversato gli ultimi 30 anni a fare da filo conduttore di questa diciassettesima edizione del festival, in cui giornalisti, artiste, economisti e intellettuali da ogni parte del mondo si daranno appuntamento a Ferrara per raccontare, attraverso talk, dialoghi e panel, i cambiamenti e le contraddizioni del mondo che viviamo. Dalla Palestina occupata all’Ucraina invasa, dal boom demografico africano al cambiamento climatico, dalla crisi generata dall’abuso degli oppioidi negli Usa al nuovo mondo creato dall’IA: sono solo alcuni dei temi che verranno approfonditi dai tantissimi ospiti in arrivo.
Tra gli altri, la giornalista israeliana Amira Hass, che parlerà del colonialismo israeliano in Palestina, e Elaize Farias giornalista brasiliana, direttrice del media digitale Amazonia Real, che racconterà la sua idea di giornalismo “postcoloniale” per mettere al primo posto le voci delle persone emarginate in Amazzonia. E poi, lo scrittore salvadoregno caporedattore del giornale online El Faro, Oscar Martinez, che alla vigilia delle elezioni in El Salvador parlerà di violenza e corruzione; lo statunitense Howard French, autore di ‘L’Africa e la nascita del mondo moderno’ (Rizzoli), che porterà al festival una riflessione sugli effetti delle trasformazioni urbane in corso nel continente africano. A Internazionale a Ferrara torna anche Gary Younge, scrittore ed editorialista di The Guardian, dopo essere stato per oltre un decennio inviato di punta della testata negli Stati Uniti. E ancora: Ben Smith, una delle firme più influenti degli Stati Uniti, già direttore di BuzzFeed News e media columnist del New York Times, oggi fondatore del nuovo progetto giornalistico Semafor, dialogherà sul futuro dell’informazione con il direttore di Internazionale Giovanni De Mauro. Al festival anche Anant Nath, fondatore della rivista indiana di giornalismo narrativo Caravan, e il giornalista statunitense Keegan Hamilton, autore del podcast Painkiller: America’s Fentanyl Crisis, sui crescenti casi di dipendenza da oppioidi sintetici negli Stati Uniti. Evgeny Morozov, giornalista, scrittore e sociologo bileorusso esperto di tecnologia e di internet, sarà a Ferrara per analizzare le sfide poste dall’intelligenza artificiale e avvertire sui possibili rischi anti-democratici connessi all’uso crescente della nuova tecnologia.

Si parlerà di attualità e società con Sarah Jaffe, giornalista statunitense che tratta di giustizia economica, movimenti sociali, genere, cultura pop, che, insieme alla sociologa Francesca Coin, dialogherà sui cambiamenti del mondo del lavoro; con la stand up comedian femminista Luisa Merloni; con il filosofo sociale Roman Krznaric, che nei suoi libri parla del potere di cambiamento delle idee. A Ferrara anche il saggista Timothy Garton Ash e la sua “storia del presente”, l’epidemiologo Giuseppe Ippolito, l’esperta di IA Ivana Bartoletti, con il suo sguardo femminista sugli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale, Philip Lymbery, CEO dell’organizzazione internazionale Compassion in World Farming e autore di Restano solo sessanta raccolti. Come raggiungere un futuro in armonia con la natura (Nutrimenti), il nuotatore artistico Giorgio Minisini, autore de ‘Il maschio. Come inseguire i sogni senza perdere se stessi: la mia vita nel nuoto artistico’ (Sperling & Kupfer).
Non mancherà nemmeno lo sguardo di scrittrici e scrittori di tutto il mondo. A Internazionale a Ferrara la zimbabwese Petina Gappah, l’ucraina Kateryna Mishchenko, il siriano Yassin al Haj Saleh, l’olandese Frank Westerman, l’iracheno Sinan Antoon. (AGI)

UBA