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1972 – Trattato sui missili anti-missile firmato a Mosca il 26 maggio 1972 da USA e URSS

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Entrato in vigore il 3 ottobre 1972. 13 dicembre 2001: il presidente Usa George Bush annuncia il ritiro del suo Paese dal Trattato. Nel 1974 viene firmato un Protocollo al Trattato che introduce ulteriori restrizioni relative alla difesa con missili balistici (vedi). Proibisce la creazione di un sistema globale di difese antimissilistiche, al fine di prevenire un’ulteriore espansione degli arsenali missilistici offensivi. Nel settembre 1997 viene firmato un Memorandum d’Intesa (MoU) tra Stati Uniti, Russia, Bielorussia, Kazakhstan e Ucraina: gli ultimi tre Stati accolgono le obbligazioni dell’ex URSS riguardanti il Trattato. Russia e Stati Uniti, inoltre, sottoscrivono accordi specifici per verificare le possibilità di difesa con missili di teatro. Il MoU deve essere ratificato dagli organi legislativi dei cinque Stati. Recentemente l’ABMT è stato messo in discussione dalla scelta statunitense di dotarsi di un sistema di difesa missilistico contro eventuali attacchi di piccolemedie potenze con capacità missilistiche, come Corea del Nord, Iraq, Iran. Il programma di difesa antimissile (NMD) statunitense è visto con qualche preoccupazione da diversi alleati NATO europei e con avversione dalla Russia che considera questa scelta una evidente violazione del trattato ABM. Concepito durante la presidenza di Clinton, viene ora sostenuto dal presidente Bush, ma tende a coinvolgere sempre più non solo gli USA ma anche gli altri Paesi appartenenti all’Alleanza Atlantica. Il 22 luglio 2001, in una conferenza stampa conclusiva del G8 tenutosi a Genova, i due presidenti, statunitense e russo, hanno annunciato futuri colloqui bilaterali per trattare la questione collegandola ai previsti incontri sul trattato START III. 30 ottobre 2001: intervista su Il Corriere della Sera al Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Condoleeza Rice sulla difesa missilistica e sulle conseguenze riguardanti l’ABMT. (v. Negoziati). 13 novembre 2001: Vertice di Washington tra Bush e Putin (v. Negoziati). 13 dicembre 2001: come detto sopra, il presidente Bush annuncia il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato ABM per poter avviare la sperimentazione del nuovo sistema di difesa missilistico nazionale, giustificato 1 Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo con i probabili attacchi di Potenze straniere in grado di lanciare missili anche nucleari in territorio americano. Il presidente russo Putin avverte che si tratta di “una mossa sbagliata”. Successivamente il ministro della difesa statunitense Rumsfeld assicura che non si interromperà comunque la preziosa collaborazione russo-americana; si dovrà anzi giungere ad un accordo – quadro di natura strategica che comprenda la riduzione bilaterale degli arsenali nucleari e la regolarizzazione dei rapporti tra NATO e Russia. Il presidente cinese si dichiara contrario alle scelte statunitensi sull’ABM e sulla nuova difesa missilistica; chiede anche di intensificare il dialogo ad alto livello per evitare nel futuro gravi contrasti a livello internazionale.

 

Fonte: archiviodisarmo.it/