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Un film di ioni d'argento sui materiali per renderli a prova di germi

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Ripartire, avviare la cosiddetta fase 2, al netto della scoperta e della diffusione di un possibile vaccino, significa anche farlo in sicurezza, nell’ottica di una maggiore protezione degli oggetti che tocchiamo.

Ecco dunque che da Pisa, si da il via all’utilizzo di un film antibatterico a base di ioni d’argento per maneggiare in modo protetto libri, riviste, cataloghi, persino menù di bar e ristoranti, ma anche giochi per bambini o materiali e packaging per strutture sanitarie o ambulatori medici.

Fra i primi nel mondo a utilizzare questa innovativa tecnologia di stampa certificata, in piena emergenza Covid-19, sono le Industrie Grafiche Pacini di Pisa, storica azienda toscana, che risponde così alla crescente preoccupazione di tanti consumatori in tema di igiene.

Il nuovo metodo di stampa per libri, cataloghi e packaging è caratterizzato da uno speciale film che, “grazie a un trattamento a base di ioni d’argento, ha una importante azione battericida capace di bloccare la riproduzione dei germi e di eliminare per il 99% quelli entrati in contatto con la superficie stampata”, spiegano Stefano Fabbri, direttore di produzione IGP, e Massimo Ceccarini, product manager del gruppo.

La protezione, inoltre, non si esaurisce mai e non è dannosa per l’uomo, anzi, “rimane costante anche dopo ripetuti maneggiamenti e rende il prodotto idoneo anche per la plastificazione di oggetti destinati ad un utilizzo frequente”.

Tutte queste proprietà sono state evidenziate dal laboratorio IMSL – Industrial Microbiological Services Ltd, che certifica l’efficienza al 99% del film nell’eliminare i batteri secondo lo standard ISO22196.

Nessuna differenza, poi, fra questo e i più comuni film a base di polipropilene utilizzati per la stampa: adesione, trasparenza e lavorabilità restano immutate.

“Fra le principali applicazioni di questa innovativa tecnologia, oltre a libri, riviste e cataloghi – spiega Francesca Pacini, dirigente della storica azienda di famiglia – ci sono anche materiali e packaging destinati alla comunicazione all’interno di strutture ospedaliere, case di riposo, centri analisi, studi medici, ambulatori veterinari, libri per bambini e packaging dei giochi; menu di ristoranti, bar, gelaterie; packaging dei prodotti per la cura personale.

Si tratta di una lavorazione che mantiene inalterate le caratteristiche tecniche e qualitative dello stampato e coerenti alla estrema vocazione green della nostra”.

“L’emergenza COVID 19 – aggiunge – ha cambiato le nostre abitudini e ci vorranno tanti mesi se non anni per tornare a riprendere la vita di prima.

L’attenzione che poniamo all’igiene è diventata primaria: facciamo attenzione a tutto ciò che tocchiamo e appena possibile laviamo le mani con disinfettanti o gel, e meglio ancora se portiamo i guanti.

E i bimbi che mettono tutto in bocca? Così, la nostra azienda ha cercato nuove tecnologie di stampa che potessero rispondere al crescente bisogno di protezione e di igiene per mettere in condizione tante persone di poter maneggiare qualsiasi confezione al supermercato, libri e riviste in edicola o in libreria, cataloghi di fornitori in ufficio o a casa, senza la preoccupazione di sapere chi li avrà toccati prima di noi”.

“L’utilità di questa soluzione – conclude -, visto il potere di protezione da batteri, funghi e muffe, siamo certi possa avere una grande utilità anche una volta passata questa emergenza”. Sul fronte della sostenibilità ambientale e dell’attenzione a salute e sicurezza dei lavoratori, le Industrie Grafiche Pacini sono al passo con l’innovazione e con l’adesione a protocolli e certificazioni in linea con i più aggiornati.

Ai primi di marzo, la storica azienda pisana ha raggiunto due importanti traguardi ottenendo la certificazione ambientale ISO 14001:2005 e certificazione gestione della salute e della sicurezza ISO 45001:2018. “La certificazione ambientale – aggiunge Francesca Pacini – evidenzia il nostro impegno per la tutela dell’ambiente migliorando il posizionamento del nostro brand sul mercato e rafforzando l’immagine etica dell’azienda in termini di risparmio dei costi dell’energia e dei materiali, un maggior riciclo, minori emissioni inquinanti nelle acque e in atmosfera”.

La certificazione su salute e sicurezza è invece la prima certificazione internazionale a definire gli standard minimi di buona pratica per la protezione dei lavoratori in tutto il mondo. “Stabilisce, in pratica – conclude – un quadro per migliorare la sicurezza, ridurre i rischi in ambito lavorativo e migliorare la salute e il benessere dei nostri lavoratori permettendo così di aumentare le performance in materia di salute e sicurezza.

Vedi: Un film di ioni d'argento sui materiali per renderli a prova di germi
Fonte: cronaca agi


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