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Riforme: Donzelli (FdI), avanti con premierato e giustizia

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“Da qui a fine legislatura procederemo con tutte le riforme che abbiamo promesso gli italiani”. Lo dice il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzell,i intervistato da La Stampa. Mercoledì in Aula arriva il testo della riforma sul premierato, e intanto c’è anche un accordo sulla separazione delle carriere dei magistrati, sul quale “finché non esiste un testo ogni commento mi sembra prematuro”, dice Donzelli. Il testo, aggiunge, “arriverà nei tempi giusti e opportuni”.
“Il governo Meloni non ha mai voluto fare la guerra ai magistrati, né mai la vorrà fare – assicura – faremo come sempre l’interesse dell’italiani senza andare né contro né a favore di una categoria in particolare”. Quanto al premierato, quello che arriva all’esame della Camera “è un ottimo testo che può portare a una una svolta importante alla nazione: metterà fine ai ribaltoni, la scelta del popolo nelle urne verrà rispettata. Poi sui singoli commi ciascuno potrà fare le sue modifiche. Sono già passati emendamenti in commissione. Siamo aperti a tutto ciò che può migliorare il testo, basta che non venga messo in discussione il voto dei cittadini. I ribaltoni di palazzo non erano stati previsti dai nostri padri costituenti”. Il premierato, inoltre, “non tocchiamo i poteri del presidente della Repubblica – sottolinea Donzelli – tra l’altro negli anni capi di Stato diversi hanno assunto funzioni e poteri diversi a seconda del momento della situazione”. E il referendum previsto “non faremo come Renzi, non lo trasformeremo in un referendum sul governo”.
Invece, il voto all’europee “è un momento di verifica, dopo che gli italiani hanno dato stabilità al governo Meloni, e lo si vede anche dalle incremento dell’occupazione stabile. L’inganno agli elettori è stato fatto quando hanno votato Di Maio, Di Battista e si sono trovati a Palazzo Chigi Giuseppe Conte che neanche sapevano chi fosse”. Nessun riflesso sul governo se la Lega non potesse un buon risultato, assicura il deputato FdI, l’esecutivo “rimane stabile per tutta la legislatura perché questo seve all’Italia. Le liti lasciamo alla sinistra”.
Dimissioni del ministro Santanchè? “Valuterà lei stessa. Ha detto che in caso di rinvio a giudizio farà una riflessione: ma io spero non ce ne sarà bisogno sono convinto che Daniela saprà smentire tutte le accuse”.
Donzelli non commenta la candidatura di Vannacci: “Il punto non è se mi piaccia o no. Io penso che chiunque abbia il diritto di candidarsi, poi sono gli italiani a scegliere”. Quanto alla Rai, “ci sono incrostazioni di potere che non vogliono cambiare e persone di sinistra che vogliono governarla a prescindere da qualunque cambiamento. Ma un’ondata di pluralismo farà bene a tutti. TeleMeloni esiste solo nell’ossessione della sinistra che, quando era il potere occupato tutti gli spazi e tenevano noi fuori dal Cda. Non impediranno ora dall’opposizione il pluralismo. Lo sciopero è un diritto ma se il sindacato attacca l’azienda l’azienda il diritto di rispondere e se ci sono giornalisti che la pensano diversamente hanno il diritto di andare a lavorare”.
Lei è antifascista? “Abbiamo detto quello che c’era da dire, abbiamo stigmatizzato le leggi razziali e detto che grazie alla guerra antifascista è tornata la libertà in Italia. Ma non accettiamo esami di dignità democratica”, la risposta di Donzelli.