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Reati ambientali

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Tra i nuovi reati, l’importazione e l’uso di mercurio e gas fluorurati a effetto serra, l’importazione di specie invasive, l’esaurimento illegale delle risorse idriche e l’inquinamento causato dalle navi
I negoziatori del Parlamento e del Consiglio il 16 novembre hanno raggiunto un accordo provvisorio sull’aggiornamento delle norme unionali in ordine a crimini ambientali e sanzioni per rafforzare la protezione degli ecosistemi.
Le nuove norme forniscono un elenco aggiornato delle azioni che costituiscono reati a livello comunitario e delle relative sanzioni, per garantire un’applicazione più efficace della legislazione ambientale dell’UE.
L’elenco includerà, tra gli altri reati, l’importazione e l’uso di mercurio e gas fluorurati a effetto serra, l’importazione di specie invasive, l’esaurimento illegale delle risorse idriche e l’inquinamento causato dalle navi.
I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno inoltre concordato sanzioni più severe per i cosiddetti reati qualificati, cioè quelli che causano la distruzione di un ecosistema o di un habitat all’interno di un sito protetto, o danni alla qualità dell’aria, del suolo o dell’acqua.
Tra questi figurano l’inquinamento diffuso e gli incendi boschivi su larga scala.
Gli individui, inclusi i rappresentanti delle aziende, che commettono reati ambientali i quali comportano la morte, possono essere condannati a 10 anni di reclusione.
I reati qualificati saranno puniti con otto anni di reclusione, mentre per altri reati penali, a seconda di fattori quali la durata, la gravità o la reversibilità del reato il danno, la punizione consiste in una pena detentiva di 5 anni.
I trasgressori possono anche essere soggetti ad altre sanzioni, come multe e l’obbligo di ripristinare l’ambiente danneggiato o di risarcire il danno causato.
Per le aziende si possono prevedere le stesse sanzioni, così come ulteriori, quali il ritiro delle licenze, il divieto di accesso ai finanziamenti pubblici o la chiusura.
Per quanto afferisce alle sanzioni pecuniarie, a seguito del recepimento gli Stati membri potranno scegliere se infliggerle al 3 o al 5% del fatturato mondiale annuo, a seconda della natura del reato, oppure optare per importi fissi pari a 24 o 40 milioni di euro.
Fonte: https://www.altalex.com/ – Di Laura Biarella