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Presi gli assassini di Mike l'americano, l'imprenditore tornato in Sicilia

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A Terrasini era “Mike l’americano“. L’imprenditore emigrato negli Stati Uniti: negli States aveva fatto fortuna ed era tornato nella sua città d’origine dove è stato ucciso in una notte nera di settembre. Per quel delitto brutale sono scattati quattro arresti. L’ 84enne Mercurio Nepa, ex imprenditore che per decenni aveva vissuto a Detroit, è stato trovato cadavere nella sua abitazione, con la porta aperta, l’appartamento a soqquadro e parzialmente immobilizzato e legato.

I carabinieri della Compagnia di Carini hanno dato esecuzione all’ordinanza per la custodia in carcere per 4 persone di età compresa tra i 27 ed i 35 anni, tutti pregiudicati, domiciliati tra Terrasini e Carini, accusati di omicidio e rapina, aggravati e in concorso. La morte dell’anziano aveva suscitato molta preoccupazione nella comunità di Terrasini e fin da subito gli investigatori avevano ipotizzato una rapina in casa finita in modo tragico.

Le indagini hanno portato ad avvalorare sempre più tale ipotesi, anche grazie all’esito degli esami sui campioni biologici, analizzati dal Reparto Carabinieri Investigazioni scientifiche di Messina, alle risultanze dell’esame autoptico e all’attività investigativa condotta anche attraverso attività tecnica di intercettazione dai carabinieri di Carini.  I presunti assassini si sarebbero introdotti nella notte tra l’8 e il 9 settembre 2019 nell’abitazione di Nepa al fine di impossessarsi di contanti e preziosi che l’anziano era solito nascondere in casa.

Avrebbero legato mani e piedi a scopo di rapina l’anziana vittima, già affetta da patologie pregresse, e ne avrebbero così provocato la morte per la violenza dell’azione. Circa 1200 euro in contanti e preziosi per circa 300 mila euro il bottino della rapina. Così scrive il gip Marco Gaeta, nel provvedimento di arresto: “I quattro in concorso tra loro e con almeno un altro soggetto di sesso femminile allo stato non identificato, dopo avere immobilizzato la vittima con del nastro adesivo comprimendogli le vie aeree, di una somma in contanti di circa 1200 euro e di preziosi e altri contanti per un totale di circa 300 mila euro”.

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Carini, guidata dal maggiore Rolando Tomasini e coordinate dall’aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Luisa Bettiol, sono ancora in corso proprio per individuare ulteriori complici, tra cui il soggetto di sesso femminile non ancora identificato. “Mercurio Nepa era un soggetto facoltoso e molto conosciuto in Paese – spiega il maggiore Tomasini: i quattro arrestati hanno precedenti specifici e a supporto sono stati anche rinvenuti campioni biologici a conferma della loro presenza sulla scena del crimine”.

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Fonte: cronaca agi


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