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Per il centrodestra l'arrivo di Silvia Romano è stato "gestito come uno spot"

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Lega e Fratelli d’Italia all’attacco del governo per la gestione ‘mediatica’ della liberazione di Silvia Romano. Mentre Forza Italia mantiene una linea più defilata, gli altri due partiti del centrodestra criticano duramente l’esecutivo di Giuseppe Conte per l’eccessiva, a loro giudizio, enfasi attribuita al rientro in Italia della cooperante milanese, rapita in Kenya 18 mesi fa. In un momento di grandissima difficoltà per il Paese, con oltre 30 mila morti per coronavirus – sostengono i partiti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni – il governo avrebbe potuto avere la sensibilità di festeggiare il rientro di Romano con un po’ più di riservatezza, tenuto anche conto che si tratta di un ostaggio per il quale sarebbe stato pagato un riscatto a un gruppo estremista.

Nel giorno in cui i due principali quotidiani di destra hanno scelto titoli choc in apertura con allusioni alla conversione della 24enne all’Islam (Libero: ‘Abbiamo liberato un’islamica’; Il Giornale: ‘Islamica e felice, Silvia l’ingrata’), Lega e FdI criticano sostanzialmente l’accoglienza in pompa magna riservata a Silvia Romano con Conte e Luigi Di Maio a Ciampino. Mentre in FI – si spiega – ci sono “perplessità” sulla spontaneità della conversione, ma “il valore della vita umana è sacro e viene prima di tutto”, pertanto nessuno fa polemica.

“Quando si libera dopo diciotto mesi di prigionia una ragazza di 24 anni è il momento della festa. Poi sentivo i vostri ascoltatori, leggevo i giornali e, certo, qualche domanda deve avere una risposta”, attacca Salvini. “Ho letto che Silvia si è convertita all’Islam”, sottolinea il segretario della Lega.

“Inoltre i soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati da questa associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone. Quindi, se mi chiedete come mi sarei comportato al governo io, probabilmente, avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso”.

Dello stesso avviso Meloni. “Dobbiamo essere contenti per una nostra connazionale che rientra a casa, però adesso lo Stato italiano deve dimostrare che sarà implacabile con suoi sequestratori”, chiede la presidente di Fratelli d’Italia. “Noi non possiamo in alcun modo correre il rischio che si possa ritenere in giro per il mondo che rapire un italiano può essere remunerativo”. FdI si spinge a chiedere che “si vieti per legge il pagamento dei riscatti dei rapiti all’estero soprattutto di natura terroristica”. Con Lega e FdI si schiera anche il senatore di Cambiamo, Paolo Romani, che definisce un “autogol” l’aver trasformato la liberazione di Romano in uno “spot per il governo”.

Di Maio cerca di smorzare le polemiche

A Salvini e Meloni replica il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, tentando di smorzare le polemiche. “Silvia è una giovane ragazza che ha vissuto 18 mesi da prigioniera. Prima in Kenya. Poi in Somalia. A soli 23 anni. Grazie all’impegno di donne e uomini dello Stato oggi è nuovamente in Italia, tra le braccia della sua famiglia. E questa è l’unica cosa che conta. Quell’abbraccio intenso, infinito, vero, emozionante di Silvia con il padre, la madre e la sorella ha commosso tutti. Silvia è viva, sta bene. Adesso, per favore, un po’ di rispetto”, scandisce Di Maio, che fa smentire le ricostruzioni secondo le quali vi sarebbe stato uno scontro tra il suo ministero e Palazzo Chigi sull’annuncio della liberazione.     

Mentre fa discutere il post choc del consigliere regionale della Lega Abruzzo, Simone Angelosante. “Avete mai sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?”, si chiede il leghista.  

In Veneto, poi, si apre un caso dopo il post su Fb, poi eliminato, del vice presidente del Consiglio regionale, Massimo Giorgetti. “Se sono contento per la liberazione di Silvia Romano? Per niente. Ora avremo una musulmana in più e 4 milioni di euro in meno. Un affare proprio … e se un operatore della nostra intelligence ci avesse lasciato la pelle, lo Stato quanto avrebbe dato a vedova ed orfani?” chiede l’esponente di FdI. 

“Massimo Giorgetti deve vergognarsi. Il suo post su Silvia Romano, poi frettolosamente rimosso, e’ indecente”, lamenta il gruppo regionale Pd in Veneto. “Stiamo parlando di una ragazza, un’italiana, che è andata ad aiutare una popolazione povera, bambini in un orfanotrofio, ‘a casa loro’. E’ stata finalmente e giustamente liberata e portata a casa dalle autorità italiane. Dovremmo essere tutti contenti e stop”, sottolinea il gruppo veneto Dem. “La discussione sulla religione di Silvia Romano, un fatto privato, è allucinante”.

Indignato per le polemiche anche Nicola Fratoianni di Liberi e uguali. “Per i campioni della destra italica è normale che questo Paese abbia miliardi di euro di evasione fiscale, cercano di far dimenticare la scomparsa di 49 milioni di soldi pubblici dalle casse di un partito, voltano le spalle davanti a corruzione e malaffare”, attacca il portavoce nazionale di Sinistra italiana. “Poi diventano isterici – prosegue – quando vedono che una ragazza rapita è stata salvata dallo Stato, e addirittura feroci se si è convertita ad un’altra religione. Schifo e vergogna”.

Il direttore del ‘Secolo d’Italia’ Francesco Storace si smarca, infine, dagli attacchi piovuti da destra: “Il velo? Concentriamoci sul sorriso. La volevamo veder tornare in una bara? Provo la stessa gioia di Civati”, afferma. 

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Fonte: politica agi


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