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"Non si urla sulle montagne russe", la misura anti-Covid in Giappone

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AGI – Non urlate sulle montagne russe: suona come una sfida ma è la raccomandazione che un parco divertimenti di Tokyo ha fatto ai suoi visitatori per quella che, sostengono gli organizzatori, è una misura preventiva anti-Covid.

Il Fuji-Q Highland ha aperto lo scorso mese dopo il lockdown imposto dall’epidemia. I visitatori non mancano ma oggi devono contenere la propria euforia (e paura), “urlando col cuore”, gli si raccomanda. La misura è volta a evitare che delle minuscole goccioline di saliva si diffondano nell’aria, aumentando il rischio di contagio. Ovviamente è impossibile imporre tale regole, hanno ammesso gli stessi amministratori del parco al Wall Street Journal, se non altro perché la violazione non è punibile. Mandatorio è invece l’utilizzo della mascherina.

Inoltre, per incoraggiare questo comportamento “virtuoso”, l’amministrazione del parco ha indetto una gara online, la “#KeepASeriousFace challenge”: chi raccoglie più like per l’espressione seria durante la turbolenta discesa ottiene dei biglietti d’ingresso omaggio.

L’opinione dei gestori del parco di divertimento è che garantendo il rispetto delle norme anti-Covid e adottando anche soluzioni originali si trasmetta ai visitatori una sensazione di sicurezza che li spinge poi a tornare.

E dell’”urlo interiore”, i due top manager del parco sono talmente sicuri che ci hanno messo la faccia: in un video si vedono entrambi scendere ad alta velocità dalle montagne russe, vestiti di tutto punto, con la mascherina sulla bocca e un portamento stoico.

Il Giappone è riuscito a mantenere un tasso relativamente contenuto di contagi nel Paese, ma negli ultimi giorni a Tokyo i casi hanno subito un’impennata, In generale, secondo la Johns Hopkins University, il Paese ha registrato oltre 20 mila casi totali e 982 morti. 

Vedi: "Non si urla sulle montagne russe", la misura anti-Covid in Giappone
Fonte: estero agi


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